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«È il momento della chiarezza». Comincia così lo sfogo di Josef Ben Othman, tra i primi giovani che avevano sposato il progetto intorno ad Alfredo Liguori in vista delle prossime elezioni comunali. Prima che facessero dietrofront. Nella lettera di sfogo inviata da Ben Othman, non vengono risparmiate critiche all’ex sindaco di Battipaglia.

«Ho deciso di rassegnare le dimissioni irrevocabili dalla carica di presidente dell’Associazione politica e della lista civica “Battipaglia in Movimento”. Purtroppo, a sei mesi dalla conferenza stampa di presentazione della candidatura a sindaco di Alfredo Liguori, mi sono reso conto di essere stato strumentalizzato e coinvolto in una messinscena politica della peggiore specie. Alfredo Liguori, nel quale pur avevo riposto tutta la mia fiducia, ha infatti dimostrato di non essere per nulla seriamente candidato a sindaco, ma di aver simulato la sua discesa in campo come civico per ottenere, in realtà, il sostegno della coalizione di centro-sinistra, salvo poi tirare i remi in barca quando il PD e Italia Viva hanno scelto il dottor Antonio Visconti al suo posto» si legge nella nota.

Una decisione che sembrerebbe aver convinto anche altri pezzi del gruppo che faceva riferimento a Liguori. «Con questo atteggiamento, Alfredo ha mancato di rispetto a quei pochi che credevano in lui ed ha vanificato anche il grandissimo lavoro realizzato dal portavoce Gianluca Barile, professionista di fama nazionale, che quando si è reso conto di essere lo spin doctor e il capo staff di un candidato-non candidato, incapace di andare persino in Tv a spiegare la sua visione di città ai battipagliesi, ha dignitosamente rassegnato le dimissioni. A dimostrazione del fallimento politico di Liguori, tutti noi presenti alla sua conferenza stampa di Ottobre siamo stati costretti via via ad andarcene: io, Lorenzo Forlano, Anna Maria Volpe, e, appunto, Gianluca Barile. E non ci si definisca traditori. È lui, Liguori, che ci ha tradito, non parlandoci mai chiaro».

Infine, l’annuncio: «Nelle prossime ore entrerò a far parte ufficialmente di un gruppo che concretamente si darà da fare per il rilancio della città a sostegno di un altro candidato a sindaco. Noi giovani non possiamo essere calpestati da atteggiamenti che non rendono nobile la politica, come quelli adottati da Liguori» conclude il giovane battipagliese.