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Il consigliere comunale d’opposizione, Damiano Cardiello, commenta negativamente l’autorizzazione di un nuovo impianto di rifiuti nell’area Pip di Eboli: «Una fotocopia dello Stir di Battipaglia».

«Il nuovo impianto di rifiuti nell’area Pip di Eboli è una fotocopia dello Stir di Battipaglia». L’affondo, a pochi giorni dalla notizia che ha suscitato malcontento tra la cittadinanza ebolitana, quella di un nuovo impianto di trattamento rifiuti autorizzato nella zona industriale, arriva direttamente dal consigliere d’opposizione Damiano Cardiello.

«Dalle prime carte che abbiamo avuto innanzitutto emerge l’assenza ingiustificata del Comune di Eboli sulla procedura di autorizzazione – commenta -. Emerge anche che il progetto è una fotocopia, nemmeno tanto sbiadita, dello Stir di Battipaglia. I dirigenti in regione e la politica deluchiana continua ad essere miope: autorizziamo a 500 metri di distanza dal Tmb un impianto simile, col sito di compostaggio a fianco e con l’isola ecologica dentro. Eboli si candida ad essere un centro di smistamento e trattamento rifiuti. Questo non lo consentiremo. Il sindaco dovrà indossare la fascia e bloccare tutto, onde evitare di creare un precedente».

E l’ex candidato a sindaco parla anche dei quantitativi. «La nostra zona industriale sarebbe dovuta divenire il polo logistico della Piana del Sele: tante belle parole, ma i fatti dicono altro. E anche i quantitativi che sono da brividi: 100mila tonnellate all’anno. Praticamente a 500 metri di distanza accadrà ciò che già avviene nello Stir. Qual è l’utilità dunque di far insediare un altro impianto privato? Convocheremo anche gli imprenditori dell’area Pip per capire da che parte stanno».