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Deserta la gara per l’affidamento dell’area di sgambamento dei cani di via Clarizia: l’unica offerta è pervenuta in ritardo e da un’associazione non cinofila.

Area di sgambamento in via Clarizia, la gara va deserta e il Comune rimane senza affidatario. L’avviso pubblico rivolto alle associazioni cinofile e animaliste è un flop: solo un’offerta è arrivata sulle scrivanie degli uffici di piazza Aldo Moro, in ritardo e da un’associazione non riconosciuta. L’area allestita all’interno della villa comunale di via Clarizia, utile allo sgambamento dei cani e dotata di zona attrezzata per l’agility, rimane senza gestore. Ci aveva provato l’Ente quando a gennaio 2022 aveva approvato l’avviso, firmato dal dirigente dell’Ufficio tecnico Carmine Salerno, poi pubblicato lo scorso 7 marzo. Per 10 giorni, fino al 22 marzo, il Comune ha dato spazio alle eventuali candidature, pubblicizzando anche l’evento tramite manifesti murari.

Un’idea che trovava le sue ragioni nella possibilità concesse alle amministrazioni comunali di garantire l’agibilità di alcuni spazi pubblici chiedendo alle associazioni di volontariato di gestirle. Il 31 marzo, però, quando a Palazzo di Città è stata avviata la procedura per esaminare eventuali offerte, l’amara sorpresa: zero istanze pervenute, fatta eccezione per l’associazione “Circolo Teatrale Castelluccio” che, con due giorni di ritardo rispetto ai termini previsti, aveva presentato richiesta. «Dopo una verifica – si legge nella determina – l’associazione risulta non essere riconosciuta e nulla è dato sapere circa le finalità che devono essere cinofila/animalista. In ogni caso, l’offerta risulta pervenuta oltre i termini».

paola contursi battipaglia
Paola Contursi, responsabile ufficio legale DPA

Motivo per il quale, la gara è andata deserta in una città che conta almeno tre associazioni animaliste. E l’area di sgambamento per i cani non avrà un gestore. Un motivo, secondo Paola Contursi, responsabile ufficio legale dell’associazione Dpa. «Quell’area è di scarso interesse – commenta l’avvocatessa – perché le associazioni si occupano principalmente di adozione e prime cure. Gestire l’area di sgambamento diventerebbe oneroso, ma anche inutile, perché parliamo di una zona destinata allo sgambamento dei cani padronali. Diventerebbe di mero controllo, ma quale associazione impiegherebbe tempo e risorse per un’area comunale dedicata ai privati? Forse sarebbe stato più interessante dare spazio alla proposta di un gruppo di ragazzi che si occupa dei cani con problemi comportamentali, per allestire una sorta di parco giochi mettendo insieme addestratori cinofili e cani con problemi».