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Rischio danno erariale per il Comune di Eboli: pagati 2 milioni di euro in più alla ditta che s’occupa della pubblica illuminazione. A scoprirlo è stato il consigliere comunale d’opposizione Damiano Cardiello.

Pasticcio degli uffici, adesso il Comune di Eboli rischia un danno erariale di 2 milioni di euro. La scoperta del consigliere comunale Damiano Cardiello ha suscitato l’ira dei politici e dei cittadini. «Siamo di fronte a un esorbitante danno erariale emerso pochi giorni fa con la pubblicazione della determina numero 1092/2022- spiega il capogruppo di Fratelli d’Italia- Siamo allibiti e sconcertati rispetto a quanto emerso. Parliamo del contratto firmato con la società Engie il 24 febbraio 2009. Il contratto aveva una durata ventennale».

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Damiano Cardiello consigliere comunale Fdi

L’Ente vanterebbe un credito di 2 milioni di euro nei confronti della ditta che si occupa della pubblica illuminazione. «All’Engie vanno corrisposti 509.241 euro, oltre un canone mensile per la manutenzione dell’impianto di 147.993 euro. Il comune di Eboli dal 2009 fino al 1 marzo 2022 ha pagato 8.597.115, previo determine di liquidazione alla società Engie spa ( ex Cofely). La cifra esatta da pagare invece era di 6.673.664, come da calcoli allegati alla determina numero 1092/2022. Incredibilmente sono stati corrisposti 1.923.459 di euro in più alla ditta privata. Il Comune, adesso, dovrà recuperare quella cifra evitando un processo per danno erariale lampante».

Secondo il legale ebolitano si rischia addirittura il danno erariale. «Crediamo sia opportuno avviare una verifica dettagliata dell’intera partita crediti/debiti. E pertanto pretendiamo, inoltre, un servizio di qualità e l’installazione di lampade a risparmio energetico nella nostra Città, salvaguardando anche le casse comunali». L’amministrazione comunale ha fatto sapere di essere al lavoro per accertare la situazione contabile e capire se ci sarà possibilità di recuperare la somma. Ancora non è saltato fuori il nome del responsabile che è da ricercare all’interno degli uffici.