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Elezioni regionali 2020: sarà un De Luca-bis. Il presidente uscente della Regione è stato riconfermato a pieni voti dai cittadini campani. Un plebiscito per l’ex sindaco di Salerno che sfiora il 65%. Dopo le prime proiezioni, e le prime 200 sezioni scrutinate il dato appare ormai chiaro: Vincenzo De Luca è il nuovo presidente della Campania.

Governerà per altri cinque anni, fino al 2025. Con una pandemia ancora da gestire (oggi 243 nuovi casi in regione) e i fondi del recovery fund da gestire. E adesso, calcolatrici alla mano per capire come si comporrà il nuovo consiglio regionale. Difficile che prima di stanotte si conosceranno i cinquanta consiglieri comporranno il nuovo consiglio regionale. Non è da escludere che, in provincia di Salerno, tra i 9 consiglieri eletti 7 apparteranno alle liste di De Luca. Se il neo-presidente dovesse superare il 65% scatterebbe il settimo seggio. Tutto da vedere, ancora troppo presto per stabilirlo. Nell’eventualità, i restanti due seggi andrebbero, con ogni probabilità al Movimento Cinque Stelle e alla Lega che, dati alla mano, restano i due partiti (dell’opposizione) più votati in provincia di Salerno.

VINCENZO DE LUCA, LE PRIME PAROLE DA NAPOLI: «IL LAVORO OBIETTIVO CENTRALE»

«Questo risultato esprime l’orgoglio della Campania per la riconquistata dignità sul piano nazionale e internazionale. Abbiamo un solo obiettivo: il lavoro». Esordisce così il neo-presidente. E sul sistema dei trasporti pubblici e sulla sanità aggiunge: «Rinnoveremo il programma della sanità campana, e risolveremo la gestione dei rifiuti. Si è compreso – aggiunge De Luca – che siamo a un passo da questi obiettivi storici. Tra un anno e mezzo saremo tra le regioni ambientalmente più avanzata d’Italia. E non dimenticate la vera grande ricchezza della Campania: il suo capitale umano. Ripartiamo dalla scuola e dalla ricerca». Infine, una chiosa sul Covid-19. Un nemico che non è stato sconfitto: «Ci prepariamo a mesi difficili, non abbiamo un minuto da perdere. Sottovalutazione drammatica della situazione in Italia, vedo una distrazione generale. E un rilassamento generale. Da irresponsabili non capire che siamo già nella seconda ondata dell’epidemia».