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Espropri per quattro milioni di euro al Comune di Battipaglia. La settimana scorsa, il Consiglio Comunale ha approvato i debiti fuori bilancio. Ricorso al mutuo passivo presso la Cassa Depositi e Prestiti per ovviare ai pagamenti. Macigni che gravano sulla comunità da circa vent’anni.

Espropri milionari che fanno “tremare” il Comune di Battipaglia. Durante lo scorso consiglio comunale, il civico consesso ha approvato i debiti fuori bilancio che riguardano tre espropri di terreni che l’Ente non ha mai pagato. Cifre da capogiro che sfiorano i quattro milioni di euro. In capo a tutte c’è l’oramai ventennale caso Barra. La famiglia salernitana proprietaria di alcuni suoli di terreno nel quartiere “Belvedere”.

CAUSE LUNGHE VENT’ANNI, ADESSO IL COMUNE DEVE PAGARE

Era il 1999 quando l’amministrazione comunale, guidata dall’allora sindaco Fernando Zara, programmò su quei terreni degli interventi di edilizia agevolata a carico dell’Iacp Salerno. Cinque anni più tardi, nel 2004, i dirigenti del settore tecnico di Battipaglia stimarono la somma dovuta alla famiglia Barra: 684mila euro. L’Iacp mise sul piatto appena 54mila euro. E allora Angelo Barra, il proprietario dei suoli, si rivolse alla corte d’appello. Nel frattempo, tra le lungaggini giudiziarie, Barra morì. La moglie e i figli proseguirono la battaglia. Intanto, l’Iacp fallì, e le cifre lievitarono notevolmente. Un aumento esponenziale che arrivò a toccare quota tre milioni di euro. Con l’obbligo di pagamento, a cause del fallimento dell’istituto autonomo delle case popolari, che permase in capo all’Ente.

E per ovviare al pagamento, visto il dissesto finanziario nel quale versano le casse del Comune, a Palazzo di Città s’è pensato di ricorrere a un mutuo passivo contratto con la Cassa Deposito e Prestiti. L’Ente, in dissesto finanziario da anni, «non ha disponibilità di avanzo relativamente al rendiconto della gestione 2019» si legge nella proposta di deliberazione comunale. Una causa milionaria alla quale si aggiungono altri due espropri, per i quali il parlamentino, riunitosi mercoledì scorso, ha approvato altri 420mila euro di debiti fuori bilancio. Il primo riguarda alcune aree del rione “Belvedere” utilizzate dalla cooperativa “Edera” per interventi di edilizia convenzionata, e di proprietà della signora Francesca Abatemarco, alla quale il Comune dovrà riconoscere 171mila euro.

L’altro esproprio, invece, sempre in località “Belvedere”, ha come protagonista la coop edilizia “La Piramide” che, sul finire degli anni ’90, aveva occupato illegittimamente alcune aree di proprietà di Giovanni Palmisano Avallone, 60enne nato e residente a Milano, ai quali il Comune dovrà riconoscere 257mila euro. 100mila di questi verranno liquidati subito dopo l’approvazione del Bilancio 2020. Per gli altri 157mila, il Comune è riuscito a ottenere una rateizzazione in due anni. 78mila euro all’anno, fino al 2022, per completare il pagamento. Solo allora, il macigno degli espropri per il Comune di Battipaglia sarà finalmente un lontano ricordo.