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Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, fa il punto della situazione e sulla fase 2 annuncia: «Via libera per le attività, riapriranno tutte da lunedì. Ad eccezione dei ristoranti che ripartiranno giovedì». Nel consueto monologo del venerdì, il numero 1 di Palazzo Santa Lucia spinge per la ripartenza ma avverte: «Bisogna bloccare la mobilità tra le regioni».

La Campania è pronta a ripartire. Lo ha annunciato il presidente Vincenzo De Luca nel corso della tradizionale conferenza stampa del venerdì. Si va dunque verso una riapertura totale delle attività a partire da lunedì 18 maggio, eccezion fatta per i ristoranti che necessiteranno di qualche giorno in più per la riorganizzazione della struttura in relazione alle disposizioni date dal Governo.

«Bisogna bloccare la mobilità tra la regioni. In Campania manterremo questo vincolo. La fase che dobbiamo affrontare ora – spiega De Luca – è la più difficile. In campo ci sono mille interessi da governare». Il numero 1 di Palazzo Santa Lucia non perde l’occasione per attaccare il Nord: «Sembra incredibile ma l'”ammuina” la fanno al nord, mentre al sud abbiamo il rigore». Un argomento, quello della disparità tra Nord e Sud, sul quale De Luca attacca senza filtri.

I DATI SULLA SANITÀ

«Siamo la regione che riceve meno soldi nel riparto dei fondi per la sanità a testimonianza del netto divario che esiste tra Nord e Sud. Non è demagogia, sono numeri» prosegue De Luca che parla di di blocco di interessi nordista. «45 euro pro capite in meno rispetto al Veneto, 40 euro in meno rispetto alla Lombardia, 60 in meno rispetto all’Emilia. Ogni anno veniamo depredati di 350 milioni di euro. Lo Stato dovrebbe vergognarsi per questi dati indegni, e le coalizioni, di centro-sinistra e di centro-destra, non hanno fatto nulla per combattere questo blocco di interessi nordista».

Una penalizzazione nel riparto delle risorse che si è confermato anche durante l’epidemia: «Siamo la Regione che ha ricevuto meno tamponi di tutta Italia. Uno ogni cinquanta abitanti. In Veneto, per esempio, siamo a uno su sedici. Nella migliore della ipotesi ci hanno dato la metà rispetto alle altre regioni» spiega l’ex sindaco di Salerno. In Campania, però, dopo una partenza a singhiozzo, è stato avviato uno screening di massa che ha portato a effettuare 131mila tamponi fino ad oggi: «Nonostante tutto credo che in Campania sia stato fatto un miracolo. All’inizio da Roma nemmeno le mascherine P2 e P3 per il 118 ci hanno inviato, e ad oggi ne abbiamo ricevuto 1/3 rispetto a tutt’Italia. Ma per quanto riguarda il numero di decessi e di contagi in relazione alla popolazione siamo i primi nel Paese. E ribadisco, curatevi qui: abbiamo gli ospedali più sicuri d’Italia».

FASE DUE: RIAPERTURA DELLE ATTIVITÀ

Dichiarazioni trionfalistiche e propagandistiche quelle del presidente De Luca, a pochi mesi dalla prossima tornata elettorale, che hanno spinto i vertici di Palazzo Santa Lucia a propendere per una riapertura totale delle attività: «Abbiamo una situazione sostanzialmente sotto controllo. Oscilliamo tra i 9 e i 20 positivi da inizio maggio. Da lunedì le attività potranno riaprire, tutte, con fasce orarie che vanno dalle 7 alle 23. Solo per i ristoranti, che dovranno riorganizzarsi, ci vorrà qualche giorno in più. Credo che da giovedì riprenderanno a lavorare». De Luca invita comunque alla prudenza: «I cittadini dovranno avere il doppio della prudenza, rispettando le distanze sociali e usando sempre la mascherina». Infine, chiosa sulle spiagge: «Non possiamo permetterci un ombrellone ogni 5 metri, stiamo studiando delle misure ragionevoli per permettere agli operatori turistici di ripartire in sicurezza altrimenti si rischia di non riaprire».