Tempo di lettura: 2 minuti

Il caso del Tabacchificio adibito a garage privato per i dipendenti di Alba continua a tenere banco: le quattro auto d’epoca vanno rimosse, c’è l’ultimatum dell’amministratore unico Palmerino Belardo.

Auto d’epoca parcheggiate da anni nell’ex Tabacchificio e di proprietà di un dipendente di Alba, attualmente in ferie, e prossimo alla pensione: scatta l’ultimatum. Sette giorni di tempo per rimuoverle, «altrimenti chiameremo il carroattrezzi a spese sue». Parola di Palmerino Belardo, numero uno della società in house del Comune di Battipaglia dal 2018, e oggi in periodo di reggenza, secondo la norma, come amministratore unico della partecipata (il contratto è scaduto a fine 2021) in attesa del nuovo bando ad evidenza pubblica che potrebbe sancire un cambio al vertice della partecipata. «Se le auto non verranno rimosse – spiega Belardo – faremo un provvedimento disciplinare nei confronti del dipendente che, per sua stessa ammissione, è il proprietario delle due auto d’epoca».

FRANCESE: «AI CAPANNONI HA ACCESSO ALBA»

Rassicurazioni che arrivano anche dal direttore tecnico di Alba, Giovanni Ficetola: «Ho parlato col proprietario e mi ha detto che entro domani (oggi, ndr) provvederà a spostarle». Le auto parcheggiate nel capannone sono quattro: una Fiat Spider 124 e una Triumph Spitfire Mk4, queste di proprietà del netturbino prossimo alla pensione. Le altre due, una Fiat Uno e una Volkswagen Golf, non si sa di chi siano. «In quel caso l’ordinanza spetta al Comune, perché non è proprietà di Alba» continua Belardo. Eppure, secondo la sindaca Cecilia Francese «ai capannoni ha accesso Alba, noi abbiamo già preso provvedimenti intimando di far rimuovere le auto indipendentemente da chi siano i proprietari, con tutti i dovuti provvedimenti del caso». Nei capannoni dell’ex Tabacchificio non ci sono solo le auto parcheggiate abusivamente. C’è pure una discarica a cielo aperto, in una delle tre strutture inagibili da oltre tre anni. «Ho detto a Belardo che oltre alle auto bisogna far sparire anche quei rifiuti – continua la prima cittadina -. Inoltre c’è un responsabile che dovrebbe controllare cosa accade lì». Su una cosa sono tutti d’accordo: «Rifiuti e auto in quei capannoni non ci possono stare e devono essere rimossi» esclamano in coro Belardo e Ficetola dagli uffici della società in house che insistono in via Rosa Jemma, accanto a quella dei vigili urbani, proprio a pochi metri dai capannoni della vergogna e dell’abusivismo.

reportage tabacchificio battipaglia 25 gennaio 2022
Le condizioni in cui versa uno dei capannoni dell’ex Tabacchificio, di proprietà del Comune, a pochi passi dagli uffici di Alba e dei vigili

Poi, Belardo si lascia andare anche a un commento sul futuro: «La scelta del nuovo organo amministrativo di Alba – commenta l’ingegnere – non dipende da me, è una competenza dell’amministrazione comunale che in merito ha dato garanzie: a breve si provvederà». Bando pubblico o nomina diretta? «Saranno loro a decidere, io sono stato scelto con un avviso pubblico nel 2018, ma non so se replicheranno le stesse modalità di selezione oppure opteranno per una selezione diretta com’è avvenuto di recente al Comune di Napoli, dove la partecipata che s’occupa dei rifiuti ha scelto l’amministratore unico senza bando ma con nomina diretta. È sicuramente un’opzione consentita».