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Patto tra medici. L’ex senatore battipagliese Roberto Napoli è uscito allo scoperto, dichiarando il suo appoggio alla collega Cecilia Francese alle prossime elezioni amministrative del 2021. L’accordo, siglato nell’abitazione dove attualmente Napoli è residente, è dei giorni scorsi. In questa intervista, il medico battipagliese spiega le ragioni di questa scelta.

– Perché ha deciso di appoggiare Cecilia Francese alle prossime elezioni elezioni comunali?

– Allo stato attuale, tenuto conto delle proposte che ci sono (tutte del vecchio stampo: Liguori, Tozzi, Santomauro, Motta, Zara, Inverso), credo che la collega vada sostenuta. Se il panorama non cambia, con un outsider di grandissimo valore, io ritengo che la Francese sia la più affidabile. So che quando ha preso in mano la situazione si è trovata con 9 milioni di debiti e con tanti contenziosi che provengono dalla gestione Zara. È stata consegnata una città alla Francese con enormi problemi di tipo finanziario e legale. Che lei, con grande pazienza, e con un organico al di sotto delle possibilità, ha gestito come al meglio. 

– Ha detto che si ripropongono sempre gli stessi… anche la Francese da undici anni ha ruoli attivi nella politica cittadina.

– Faccio due ragionamenti: le condizioni con cui ha iniziato a fare il sindaco erano complicate. Io tra l’altro, alle ultime due elezioni ho votato Gerardo Motta perché ritenevo che questa città avesse bisogno di una persona forte. A distanza di quattro anni, prendo atto che la Francese si è trovata ad affrontare enormi problemi che non sono, ovviamente, riconducibili a lei. Il Cdr e l’ampliamento dello Stir, le aziende che chiudono, i disoccupati, i debiti, Alba Nuova… ecco, c’è una cosa che molti dimenticano: quando si riorganizzò Alba Nuova, chi fece i passaggi da funzionario a dirigente fu Alfredo Liguori. Poi, è una persona onesta e quindi, attualmente, credo che meriti il mio appoggio.

– Scenderà in campo direttamente o sarà un appoggio dalla regia?

– Io dal 1990 al 2013 ho svolto tutti i ruoli pubblici. Non credo che ci sia un battipagliese con il mio trascorso politico. Ora mi dedico alla professione di medico. E ti do un’anteprima: ristrutturerò il locale in via Pascoli, dove tenevo lo studio anni fa, ed è lì che nascerà la nuova sede dell’associazione “Battipaglia 28 marzo 1929”, fondata nel 1998, presso il notaio Barra, assieme a tutti gli ex sindaci. Sarà uno spazio ‘open source’. Un laboratorio politico, a spese mie, da cui nascerà una lista competitiva per le prossime elezioni comunali. Poi insieme decideremo chi sostenere, perché da qui a 10 mesi potrebbe cambiare lo scenario politico. Voglio dare alla mia città la lunga esperienza maturata in questi anni. Non sarò un regista, non mi piace questa parola. Voglio trasmettere la cultura politica che a Battipaglia manca.

– Il percorso al fianco del centro-destra, di questi cinque anni, non lo ritiene un problema?

– Assolutamente no. Sono amico di Renzi e della Boschi. Questo è noto. Mi piace il loro approccio, quindi non posso nascondere la mia appartenenza politica. Sul piano locale io farò un contenitore, che è l’associazione, dove saranno i benvenuti persone di sinistra, di destra, di centro… perché il mio obiettivo è che diventi un laboratorio di riflessione.

Chi vince alle prossime elezioni regionali?

– Sarà una vittoria schiacciante di De Luca, senza alcun dubbio.