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La biblioteca nei locali confiscati all’imprenditore Antonio Campione. L’annuncio della sindaca Cecilia Francese: pronti anche altri progetti sui beni sottratti alla camorra.

La biblioteca comunale nei locali confiscati ad Antonio Campione. L’annuncio è arrivato sabato mattina, all’interno della conferenza stampa tenutasi a Palazzo di Città per celebrare la seconda edizione del progetto “Primo Levi e Battipaglia”, direttamente dalla sindaca Cecilia Francese. «Insieme all’assessore alla cultura e al consigliere comunale Salvatore Anzalone abbiamo pensato di aprire la biblioteca nei locali confiscati alla camorra» ha affermato l’endocrinologa battipagliese. La settimana scorsa, infatti, negli immobili di via Gramsci, che per diversi anni hanno ospitato due attività di ristorazione, Salvatore Anzalone e l’assessora Silvana Rocco hanno effettuato un primo sopralluogo per rendersi conto dello stato dell’arte dei locali sottratti alla criminalità organizzata.

«L’impegno dell’amministrazione – prosegue Francese – è quello di restituire alla città di Battipaglia la sua biblioteca. Con interventi non particolarmente impegnativi potremo destinare temporaneamente la biblioteca cittadina e rispondere a un’esigenza manifestata da più parti. In attesa di recuperare l’ex scuola “De Amicis”, per la quale possiamo contare su un finanziamento di circa 7 milioni di euro». Proprio nei mesi scorsi, l’ex consigliere comunale Pino Bovi aveva ribadito la necessità di ripristinare il servizio biblioteca in città sottolineando l’impegno del notaio Carlo Carbone che, contestualmente, aveva lanciato un’iniziativa per riaprirla alla quale aveva fatto seguito un appello sui social network. Da mesi la biblioteca comunale è chiusa al pubblico. E, ottimisticamente, per riaprire i battenti bisognerà attendere la prossima estate.

Il progetto, infatti, rientra nella programmazione sui beni confiscati che l’amministrazione comunale ha fatto in relazione all’avviso pubblico comparso sul sito del Ministero per il Sud che mette a disposizione quasi 300 milioni di euro, nell’ambito del Pnrr, per la valorizzazione degli immobili sottratti ai mafiosi. C’è tempo fino al 24 gennaio, termine ultimo per presentare tutte le richieste di finanziamento e di recupero dei beni confiscati, dopodiché bisognerà attendere le graduatorie che verranno pubblicate nella tarda primavera. La città di Battipaglia proverà a portare a termine 3 o 4 piccoli progetti da candidare, uno dei quali riguarderà la villetta di via Emilia. E accanto alla biblioteca, per la quale verrà chiesto di finanziare anche l’arredo, potrebbero sorgere anche i nuovi uffici dell’Anagrafe fa sapere la prima cittadina.