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Polo nascite a rischio chiusura. E a Pediatria mancano gli infermieri. Cecilia Francese e Gennaro Auriemma lanciano l’allarme.

«Piano piano ci tolgono l’ossigeno. L’obiettivo è chiudere questo ospedale». Sono le parole che la sindaca Cecilia Francese sussurra, amareggiata, tra i corridoi del terzo piano del “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia. Nel reparto di Ostetricia e Ginecologia c’è un clima teso, perché sui tavoli di Salvatore Ronsini, capo dipartimento presso l’Asl di Salerno, sarebbe arrivata una comunicazione dagli uffici di via Nizza circa il mancato rinnovo del contratto per i lavoratori interinali. Il 31 dicembre, per 7 ostetriche dell’ospedale cittadino, potrebbe essere il loro ultimo giorno di lavoro. L’appuntamento con la consueta proroga di fine anno, questa volta potrebbe mancare. E il Polo nascite più importante a Sud di Salerno rischia la serrata.

7 OSTETRICHE IN MENO DAL 1° GENNAIO

A lanciare l’allarme è il primario del reparto di Ginecologia, Gennaro Auriemma: «Di ufficiale non ho niente, ma so che l’agenzia che ci invia le ostetriche non hanno rinnovato il contratto per l’anno prossimo a 7 ostetriche. Se fosse confermato questo scenario io sono costretto a chiudere il servizio di interruzione di gravidanza, a ridurre drasticamente i ricoveri evitando gravidanze a rischio e a non fare ambulatorio di cardiotocografia». Il Polo delle nascite, che avrebbe dovuto rappresentare il fiore all’occhiello della Piana del Sele, e che ormai da tempo fa registrare una media di oltre 1.000 parti annuali, oggetto pure d’una “guerra” (poi vinta) con i cugini ebolitani finita dinanzi ai giudici del Tar, rischia d’essere smantellato. Tra quarantott’ore la verità.

A RISCHIO CHIUSURA ANCHE IL REPARTO PEDIATRIA

«Già 2 anni fa – commenta Cecilia Francesel’Asl promise il rinnovo del contratto. Ad oggi sembrerebbe che queste promesse saranno disattese. Da 17 ostetriche passeremo a 10, tenendo conto che tra gennaio e febbraio ci saranno 2 pensionamenti, e che un’altra verrà trasferita a Polla. Insomma, un piano ospedaliero che inizialmente prevedeva l’inserimento di circa 20 unità, considerano i turni H24 da eseguire, adesso viene più che dimezzato». E poi, l’endocrinologa battipagliese punta il dito contro il direttore generale Mario Iervolino: «Attendiamo ancora la visita all’ospedale. Una promessa mai mantenuta. E adesso rischiamo anche di chiudere un reparto che serve circa 200mila abitanti, è evidente che si cerca pian piano di chiudere quest’ospedale».

E a rischio ci sarebbe pure un altro reparto, Pediatria, che potrebbe avere vita breve. Lo scorso 23 dicembre, la sindaca ha scritto una lettera a Iervolino denunciando «la carenza di medici ed infermieri nel reparto di Pediatria» senza escludere «forme di protesta qualora la situazione non venisse risolta». Due reparti in bilico: trema l’ospedale di Battipaglia alle porte dell’anno nuovo.