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Il consiglio comunale torna a riunirsi. Di giovedì, alle 19.30, il civico consesso è chiamato a votare su 730mila euro di debiti fuori bilancio. È la cifra che l’Ente dovrà pagare a due ditte cartelle risalenti a ventun’anni fa.

730mila euro di debiti fuori bilancia da approvare. Nuova stangata per il Comune di Battipaglia che si trova fare i conti con vecchie cartelle risalenti al 1999. Dovrà versare nelle casse di due società diverse circa 730mila euro. Un debito che pesa come un macigno sulle casse dell’Ente. E adesso Cecilia Francese è costretta a portare questi debiti tra i banchi di Palazzo di Città. Giovedì 17 settembre, dalle ore 19.30, i consiglieri comunali saranno chiamati a votare.

I FATTI

Ma occorre fare un passo indietro per comprendere bene. Era il 1999 quando, come racconta il quotidiano La Città di Salerno, l’allora sindaco Fernando Zara stipulò un accordo con due imprese: la “Mt Tributi” di Roma e la “Studio Gamma” di Battipaglia. Lo scopo? Dovevano rilevare case e attività commerciali sul territorio al fine di verificare e riscuotere i tributi comunali: Ici, Tarsu e Iciap.

L’accordo prevedeva una percentuale, concordata, che sarebbe finita nelle casse delle due società: il 35% circa. Il Comune, a onor del vero, aveva pure cominciato a pagare. Nel 2007, però, gli ispettori del Ministero dell’Economia recapitarono una lettera all’Ente contestando il pagamento. La somma dovuta, spiegarono all’epoca, andava considerata per ogni singolo tributo, e non per ogni singola cartella (nella quasi totalità dei casi, ce n’era più di una per ogni casa).

Il caso finì sui banchi del tribunale. E nel 2015, addirittura in Corte d’Appello. Lo scorso marzo, però, la sezione Civile ha bocciato le richieste che pervenivano dal Comune. Niente da fare. I debiti vanno risanati: 262mila euro, più interessi legali, ad ogni azienda. 728mila euro volendo essere precisi.