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La sindaca Cecilia Francese, nel corso di un’intervista rilasciata all’emittente televisivo Sud Tv, ha annunciato quello che in tanti già prevedevano: i 650 nuovi tamponi a Battipaglia hanno dato esito negativo.

Prosegue lo screening di massa a Battipaglia, città che prima di tutte in Campania ha avviato controlli a tappeto sul territorio per scovare i nuovi malati di Covid-19. Le analisi, affidate all’Istituto Zooporofilattico di Portici, diretto da Antonio Limone (che è a capo dello screeninig di massa in tutta la regione), serviranno a preparare al meglio la fase due che, probabilmente, dovrebbe partire il prossimo 4 maggio.

Lo scorso 16 aprile, la sindaca Cecilia Francese annuncia 7 nuovi positivi a Battipaglia dopo i 250 tamponi effettuati dallo Zooprofilattico nel Palazzo di Città. Salvo poi scoprire che uno di questi, il consigliere comunale Luigi D’Acampora, è in realtà negativo. Sarebbero sei, dunque. Ma il condizionale è più che mai d’obbligo in una vicenda che appare ancora poco chiara.

Perché nei sette giorni successivi lo screening di massa continua. Vengono sottoposti al tampone, sempre con le stesse modalità e per conto dello stesso istituto, le categorie considerate a rischio: medici di base, farmacisti, volontari delle Croci, operatori ecologici e pediatri. 650 tamponi ulteriori, questa volta nella casa di cura alle spalle di via Baratta, la Clinica Salus.

L’esito? Sono tutti i negativi. Un dato che fa sorridere la città di Battipaglia, certo, ma che fa pure crollare ogni statistica: sette positivi nei primi 250 tamponi, e zero positivi nei successivi 650. È una versione che non convince D’Acampora, il quale ha già annunciato di aver dato mandato al suo avvocato di agire per vie legali.

E sulla vicenda, la sindaca Francese precisa: «Il Comune non può intervenire in questa vicenda. Solo l’Asl può revocare la quarantena a un positivo. Purtroppo se il primo test dice che sei positivo, l’Asl ti sottopone a misure restrittive» e sulla validità del piano di screening aggiunge: «Il piano regionale parla chiaro: questo campionamento di massa si fa avvalendosi dei sindaci del territorio. E Battipaglia è stata la prima in Campania ad avviarlo assieme all’Asl, all’Istituto Zooprofilattico e alla Regione facendo 802 tamponi per conto dell’istituto e 96 con l’Asl».