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La Piana del Sele mette al riparo i suoi maturandi. Ieri mattina, allo scoccare delle 9, dinanzi all’ospedale “Santa Maria della Speranza” è cominciato il “vax day” per chi dovrà affrontare la prova di maturità il prossimo 16 giugno. In coda c’erano gli alunni degli istituti del comprensorio. Rigorosamente in coda, ognuno con le proprie mascherine, ad attendere la chiamata da parte dell’ospedale. Un ticket per ognuno, come nelle pizzerie. Questa volta, però, non per consumare un pasto, ma per ricevere una dose di Johnson&Johnson, il vaccino scelto per i maturandi. E per dare uno schiaffo al mostro invisibile dei nostri giorni: il Covid-19. 233 per l’esattezza le dosi inoculate ieri mattina al nosocomio battipagliese. Che si sommano ad un altro centinaio somministrate a persone di fasce diverse, per un totale di circa 400 vaccinati nella sola giornata di ieri.

C’è il volto sereno di Pietro e Filippo, due ragazzi del liceo “Enrico Medi” di Battipaglia. Compagni d’istituto, ma non di classe, che desiderano tornare finalmente alla vita di sempre. «Siamo euforici – raccontano i due – di ricevere finalmente il vaccino. Siamo arrivati al quinto anno, non senza difficoltà, visto che gli ultimi due li abbiamo vissuti in maniera anomale, con tante interruzioni, e la didattica a distanza, una maniera totalmente nuova di fare lezione». Nessun timore, ma qualche appunto sul ritardo. «Ad essere sinceri – proseguono i due – nelle nostre classi non abbiamo riscontrato timori. Siamo tutti contenti di poterci vaccinare. Probabilmente, però, questa iniziativa andava fatta con anticipo».

vax day battipaglia pietro e filippoGli studenti avrebbero preferito arrivare in tranquillità al giorno dell’esame. «Se l’avessero fatto a inizio maggio – continuano Pietro e Filippo – saremmo stati più tranquilli. Magari ci saranno effetti collaterali, qualcuno avrà la febbre o starà poco bene, e non potrà prepararsi al meglio in vista degli esami ormai imminenti. Poi ci sono anche persone che non hanno compiuto i 18 anni, e riceveranno il Pfizer o l’Astrazeneca, dovendo quindi aspettare uno o tre mesi per il richiamo, e quindi non saranno immunizzati al 100%».

Le operazioni si sono concluse intorno alle 14, come previsto, e senza imprevisti. Parallelamente, nella vicina Eboli, l’iniziativa è proseguita nel pomeriggio, quando al “Santissima Maria Addolorata” sono accorsi altri maturandi. La via per l’immunità di gregge è sempre più vicina. Stando a quanto fanno sapere i responsabili dei reparti vaccinali degli ospedali della Piana del Sele, le operazioni dovrebbero proseguire e concludersi al massimo entro la fine del prossimo week-end. In tutto il territorio salernitano sono state circa 4mila le richieste avvenute tramite la registrazione in piattaforma. Ieri, i primi 233 schiaffi al Covid-19 che arrivano dai giovani della Piana del Sele, pronti ad affrontare una delle prove più importanti della loro vita: la maturità. Per la prima volta, col vaccino in corpo.

*articolo estratto da “La Città di Salerno”