Battipaglia, chiarimenti sui tamponi al Comune: c’è solo un falso positivo

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Le voci che si rincorrono nelle ultime ore parlerebbero di una negatività assoluta delle sette persone risultate positive al Covid-19 dopo lo screening di massa effettuato al Comune, ma non c’è nulla di certo: bisognerà attendere la fine dei 14 giorni, come da prassi, per le successive verifiche.

C’è solo un falso positivo ed è il consigliere comunale Luigi D’Acampora che ha effettuato un test il cui risultato ha dato esito negativo. «Ieri alle 19.30 ho ricevuto il verbale di negatività, dopo che entrambi i tamponi sono risultati negativi. Dalle analisi del sangue, poi, è emerso che non sono stato a contatto diretto col virus né ho sviluppato anticorpi. Ho girato la comunicazione al Comune, adesso resto in attesa di indicazioni anche da parte dell’Asl» dice il consigliere.

TAMPONI AL COMUNE: LA RICOSTRUZIONE DELLA VICENDA

Ma facciamo un passo indietro. È il 15 aprile quando la sindaca di Battipaglia, Cecilia Francese, decide di avviare uno screening di massa nel Salotto Comunale. 250 tamponi effettuati ai dipendenti comunali, ai consiglieri comunali, ai dipendenti di Alba e a cittadini che si trovavano lì quel giorno, tra cui molti parenti dei sopraelencati. Il giorno dopo arriva la comunicazione: ci sono sette positivi al Coronavirus.

Tra questi, Luigi D’Acampora, la moglie di un consigliere, la figlia 31enne di un altro consigliere, una dipendente comunale, un operaio di Alba, un 33enne di Montecorice che lavora in una nota farmacia del posto e un fonico che ha lavorato al Comune. L’Istituto Zooprofilattico, che ha effettuato i test, ci spiega che sono tutti asintomatici e con una bassa carica virale. La soglia dei valori che indicherebbe la positività sarebbe stata sfiorata, motivo per il quale sono stati considerati positivi.

TAMPONI AL COMUNE: LUIGI D’ACAMPORA È L’UNICO NEGATIVO

La sindaca lo annuncia in una diretta streaming e la notizia corre rapida sulla stampa e sui social. C’è un focolaio epidemico, ma non è localizzato: perché i positivi non sono tutti nella stessa famiglia né tutti nello stesso luogo. Dice anche, la Francese, che verranno inviati al Cotugno per delle ulteriori verifiche. Non va esattamente così. 48 ore dopo, infatti, viene effettuata un’altra verifica per conto dell’istituto sia ai positivi che ai familiari che ancora non erano stati testati. Questi ultimi risultano negativi; i risultati dei positivi, invece, non vengono processati perché per prassi devono trascorrere 14 giorni.

Arriva solo una certezza: come già detto in precedenza, il consigliere D’Acampora è sicuramente negativo. Per tutti gli altri bisognerà attendere almeno sino al 29 aprile quando, passati i 14 giorni previsti dal protocollo, si effettueranno due tamponi a distanza di 24 ore. Se questi dovessero risultare negativi, il soggetto si potrà considerare negativo. Appare evidente che D’Acampora non sarà l’unico falso positivo. Una ipotesi, sicuramente non remota, che attualmente tale rimane.

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