Tempo di lettura: 2 minuti

Nella giornata di ieri si è svolto il settimo sopralluogo nello Stir e nell’impianto di compostaggio. I cattivi odori continuano incessanti da cinque anni, e la situazione è in una fase di stallo a dir poco preoccupante.

Settimo sopralluogo nello Stir e nell’impianto di compostaggio. Nella giornata di ieri, alla presenza della sindaca Cecilia Francese, di Legambiente (nella persona di Italo Carbone), dell’assessore all’ambiente Carolina Vicinanza, dell’ingegnere Alfredo Vicinanza, del Ctu e dei tecnici dello Stir, ancora una volta l’aria è risultata contaminata.

Stando a quanto riferisce il legale di Legambiente, Italo Carbone, le criticità maggiori sono state riscontrate presso l’impianto di Eboli dove i miasmi sembrerebbero una costante. Ed effettivamente, durante i precedenti sopralluoghi, la puzza è sembrata provenire sempre dall’impianto ebolitano.

Il grande problema, però, è il ricorrente. Se a presentare il ricorso fosse stato il Comune, anziché un privato cittadino, probabilmente effettuando i campionamenti in tutta la città il Ctu si sarebbe reso conto dei cattivi odori devastanti che da cinque anni rendono l’aria di Battipaglia irrespirabile.

LAVORI DI ADEGUAMENTO ALL’IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO

Per i lavori di adeguamento all’impianto di compostaggio, come si legge anche in una nota stampa del Comune di Battipagia, sono stati stanziati due milioni dalla Regione. A molti, pure all’amministrazione battipagliese, è sembrata una buona notizia. Ma lo è per metà. Se l’impianto va adeguato, è ovvio che ci sia qualcosa che non va.

Di conseguenza, cittadini e associazioni ambientaliste, che da anni combattono le battaglie per evitare che Battipaglia diventi il polo industriale dell’immondizia, si domandano se sia giusta che l’impianto continui a funzionare nonostante i lavori non siano ancora partiti.

È possibile che non c’è un modo per avere date certe e realizzare una programmazione condivisa da parte di tutti gli enti pubblici coinvolti? Noi siamo pronti a dare il nostro contributo e se la consulta ambientale si farà diremo la nostra anche in quella sede: siamo favorevoli agli impianti di compostaggio quando sono fatti bene, e quelli fatti bene non puzzano” scrive Legambiente Bellizzi-Battipaglia in un post su Facebook relativo al sopralluogo di ieri.

UNO STALLO PREOCCUPANTE

Una fase di stallo che preoccupa. E non poco. Perché nessuno, per paura o per negligenza, chissà, mette il punto a questa storia. Nell’attesa che i lavori all’impianto comincino, e visti i tempi della burocrazia, ci potranno volere anni. I cattivi odori, intanto, continuano a inquinare la città e a danneggiare la salute dei cittadini.

Basti pensare che nel 2017 la Monsud di Avellino si aggiudicò la gara per costruire l’impianto di compostaggio in via Bosco II per sostituire l’attuale Stir. A distanza di due anni nulla ancora è stato fatto. E lo scenario futuro che si prospetta non è confortante.

La prevista manutenzione del sito di Acerra porterà 8mila tonnellate di rifiuti a Battipaglia. E se l’attuale impianto di compostaggio, che come ci dicono Regione e Comuni andrebbe adeguato, non verrà chiuso sino al termine dei lavori, ci ritroveremo con due impianti di compost in funzione i quali, è risaputo, sono la causa dei miasmi.