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Nella tarda serata di ieri, il dirigente comunale Carmine Salerno ha informato le sette persone risultate positive lo scorso 16 aprile di aver ricevuto l’esito dall’Istituto Zooprofilattico che, nella giornata di lunedì, aveva eseguito il tampone di verifica nelle abitazioni degli interessati. Esito: negativo.

Il sospetto, però, che fossero negativi era già forte nelle settimane precedenti dopo i casi di Montecorice e del consigliere comunale Luigi D’Acampora. A Montecorice il sindaco Pierpaolo Piccirilli aveva scritto all’Asl, al Comune di Battipaglia e all’Istituto Zooprofilattico manifestando perplessità circa l’esito dei tamponi poiché il farmacista 33enne, che era risultato positivo a seguito del test effettuato nel Salotto Comunale di Battipaglia il 15 aprile, non presentava sintomi né aveva contagiato nessuna delle persone con cui era stato contatto.

E a questo si aggiunge la vicenda del consigliere D’Acampora: la sua presunta positività lo aveva costretto a interrompere l’assunzione di un farmaco reumatico. Ma dall’ospedale di Potenza gli chiedono di svolgere un secondo tampone per verificare la reale positività. E da Eboli il risultato parla chiaro: D’Acampora è negativo. Evidentemente non per l’Asl, poiché il consigliere non riceve nessuna comunicazione in merito. Prosegue la quarantena come tutti gli altri sei positivi.

E la sensazione, ascoltando le testimonianze di alcuni di loro, è che siano stati per certi versi abbandonati. Né una telefonata dagli uffici per le politiche sociali, né dall’Asl. Non gli è stato chiesto se avessero bisogno di aiuto. E, ad oggi, mancherebbe anche il secondo tampone di verifica. Quello che, stando al protocollo ufficiale, si effettua 48 ore dopo la prima verifica.

Quattordici giorni di calvario che il consigliere D’Acampora riassume in un post su Facebook: «Dal 15 aprile – scrive – ho effettuato 5 tamponi. L’ultimo lunedì pomeriggio. Solo il primo era positivo. Il secondo non sappiamo che fine abbia fatto, e gli altri tre sono negativi». Oggi, mercoledì 29 aprile, sembra ancora tutta un’incognita: «Oggi, mercoledì, – prosegue – non cosa fare e sono ancora sequestrato in casa assieme alla mia famiglia».

E il consigliere comunale di opposizione ha dato già mandato all’avvocato di sporgere denuncia per quanto sta accadendo. Ancora non è dato sapere a chi sarà indirizzata questa denuncia ma, a sua detta, nei prossimi giorni sarà formalizzata.