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A Battipaglia c’è un altro dipendente comunale positivo. Sale a due il computo degli infetti a Palazzo di Città. Questa volta, ad avere la peggio è un dipendente del settore tecnico residente ad Eboli. L’ultima volta che l’uomo ha varcato le soglie del Comune è stata giovedì 29 ottobre. Poi sono arrivati i sintomi del Covid-19, febbre alta per due giorni consecutivi, fino a sabato. Una condizione che ha spinto il dipendente a sottoporsi al tampone orofaringeo. Il risultato è arrivato solamente nella giornata di ieri: c’è un secondo dipendente positivo al Coronavirus. Come da protocollo, è scattata subito la quarantena sia per lui che per i contatti stretti.

BATTIPAGLIA, SECONDO DIPENDENTE COMUNALE POSITIVO AL COVID. SCREENING DI MASSA ALLA CLINICA SALUS

Clinica Salus
La Clinica Salus di Battipaglia

C’è tensione e nervosismo a Palazzo di Città per il secondo caso di positività. Le indicazioni, anche da parte dell’Asl, non sono chiare. La quarantena non sembrerebbe obbligatorie ma la paura è forte tra i lavoratori dell’Ente dopo che venerdì scorso una dipendente del settore “Politiche sociali”, a stretto contatto con il pubblico, era risultata positiva. Una situazione d’allarme che ha spinto l’amministrazione comunale a effettuare uno screening di massa. Ieri pomeriggio, infatti, alle 14.30 è stata offerta la possibilità a tutti i dipendenti di effettuare i test di verifica. Il luogo scelto è stato la clinica “Salus” di Battipaglia, dove gli uomini dell’istituto Zooprofilattico di Portici hanno eseguito i tamponi. Adesione volontaria, ma sembrerebbe che tutti e duecento i dipendenti comunali abbiano partecipato. I risultati arriveranno in serata, e solo allora il quadro sarà più chiaro.

Gli uffici continueranno a rimanere aperti ma verrà eseguita un’altra sanificazione: la seconda in sette giorni. Se dallo screening dovesse venir fuori un focolaio, allora le misure potrebbero essere più drastiche. E il Comune potrebbe ricorrere alla modalità smart working. Già da qualche settimana, infatti, a Palazzo di Città si sta provando a lavorare in questa direzione attivando la modalità di lavora “smart” settore per settore. Due giorni in presenza, e uno a casa. Una regola già applicata alla segreteria del sindaco. Nei mesi di marzo e aprile, con l’Italia interna in lockdown, ma con pochi contagiati in provincia di Salerno, i dipendenti furono messi in smart working. Oggi no. Con circa duecentocinquanta contagi in città, e due positivi nella casa comunale, la scelta è quella di proseguire in modalità standard.