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Il problema ambientale della Piana del Sele nelle mani di Sergio Mattarella

I comitati hanno inviato una lettera al Presidente della Repubblica chiedendo un intervento

Far arrivare il grido di sofferenza dei cittadini della Piana del Sele fino alla più alta carica dello Stato italiano, affinché il problema ambientale che si sta vivendo non resti al silenzio. Queste ragioni hanno spinto i comitati della Valle del Sele a scrivere una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a pochi giorni dalla mobilitazione di massa fissata per venerdì 6 dicembre, alle ore 9:00, a Battipaglia.

La lettera al Presidente Mattarella

Signor Presidente,

con la presente intendiamo portare alla sua attenzione l’esito di una petizione popolare promossa per chiedere la nomina di un Commissario Straordinario di governo per l’emergenza ambientale nella Valle del Sele, un’area della provincia di Salerno estesa circa 500 km, tra le più fertili dell’intero Paese, che primeggia a livello europeo nei settori lattiero caseario (mozzarella di bufala) e della quarta gamma.

La petizione è frutto di un’iniziativa spontanea, che ha raggiunto oltre 10 mila sottoscrizioni solo nella sua versione cartacea, alla quale hanno partecipato cittadini, associazioni, comitati, aziende agricole del territorio, consigli di fabbrica, commercianti.

Al centro del bacino del Sele, in un tratto di circa 7 chilometri, tra Eboli e Battipaglia, si è strutturata un’area industriale per il trattamento dei rifiuti composta da oltre 20 impianti privati, capaci di trattare 2,5 milioni di tonnellate l’anno, e due impianti pubblici (Stir Battipaglia e impianto di compostaggio di Eboli), che trattano oltre 130 mila tonnellate l’anno di rifiuti, del tutto ingiustificata se rapportata ai fabbisogni dell’intera Valle del Sele. Con uno stravolgimento dell’ecosistema, rischi enormi per l’ambiente e l’assetto economico e preoccupanti infiltrazioni di interessi criminali, che la cronaca denunzia e registra da tempo.

In tre anni si sono verificati cinque incendi nel solo comune di Battipaglia con al centro la stessa matrice, la gestione dei rifiuti, che hanno provocato un grande allarme sociale perché connessi a pratiche di smaltimento illecite.

La degenerazione ambientale, resa evidente e insopportabile dalla diffusione di miasmi nauseabondi, che si sollevano dalle discariche a cielo aperto e dagli stessi impianti di smaltimento, e dall’inquinamento delle acque marine, ha provocato non solo danni al sistema produttivo ma anche una diffusione delle neoplasie e delle malattie infettive: l’Asl di Salerno, nella relazione 2018, ha evidenziato un preoccupante aumento della diffusione dei tumori nei distretti di Battipaglia, di Eboli e più complessivamente nell’intera Valle del Sele.

In questi mesi, la questione è stata oggetto di meritevoli iniziative istituzionali e interrogazioni parlamentari, ora, chiediamo a Lei, signor Presidente, un intervento di stimolo sul Governo. Confidiamo nella sua riconosciuta sensibilità per i problemi da noi sollevati, che sono di grande ostacolo al vivere civile della nostra Comunità.

Ci sono segnali prodromici, in mancanza di interventi immediati, di una nuova se pur diversa terra dei fuochi.

Con Osservanza,

Coordinamento Comitati Valle del Sele