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Oltre 2mila firme per la Torre Oncologica a Battipaglia. Protocollate e inviate al presidente della Regione, Vincenzo De Luca e alla sindaca Cecilia Francese.

Oltre 2mila firme per la torre oncologica a Battipaglia. Ieri sera, nella sala conferenze del Comune di Battipaglia, i promotori della petizione popolare per l’istituzione di una torre oncologica sul territorio battipagliese hanno illustrato i risultati raggiunti fino ad oggi. Al tavolo c’erano il dottor Antonio Trimarco, coordinatore Asl della sede di Battipaglia, il professore Luigi Del Vecchio, presidente pro tempore dell’associazione culturale “Esperanto” che ha istituito un vero e proprio osservatorio oncologico, e Cosimo Panico, presidente del comitato “Civico Ambientale”.

La triade, che dallo scorso giugno ha iniziato la raccolta firme in città, ha annunciato che le 2.147 sottoscritte sino ad oggi verranno depositate presso il Comune nella giornata di oggi. La lettera, con le firme protocollate, è stata inviata alla sindaca Cecilia Francese, al ministro della salute, Roberto Speranza, e al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. «La petizione – dicono Panico, Del Vecchio e Trimarco – ha trovato un riscontro estremamente positivo tra tutti i cittadini: associazioni, organismi dei commercianti, studi professionali di medici di base».

Quali sono gli obiettivi nel dettaglio? «Colmare la disparità tra nord e sud – dicono i tre -. Nella città capofila della Piana del Sele sarebbe di alta rilevanza avere una torre oncologica visto che una struttura da potenziare, il palazzo dell’Asl, già esiste e si trova nel perimetro ospedaliero. A sud di Salerno, una struttura del genere manca. Ci auguriamo che nei bilanci regionali vengano inseriti i fondi dedicati all’efficientamento delle strutture ospedaliere». Una richiesta che arriva nei giorni del “Recovery Fund”. «In considerazione del bilancio pluriennale europeo che ha previsto per l’Italia 209 miliardi – conclude la triade – sappiamo che 9 miliardi sono destinati alla sanità. Oltre a finanziamenti in via di approvazione che riguardano anche la Regione Campania. È in quest’ottica che bisogna lavorare per migliorare la qualità della vita ed evitare i cosiddetti “viaggi della speranza”».

 

 

*articolo estratto da La Città di Salerno a firma del medesimo autore