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Per aiutare e sostenere la propria compagine sociale nelle richieste di finanziamento del Decreto Liquidità, Banca Campania Centro si è subito mossa in maniera puntale e capillare, come confermato dal direttore Fausto Salvati: «Ci siamo organizzati con una taskforce centralizzata. Benché la nostra rete sia divisa in due aree territoriali, abbiamo centralizzato il tutto a Battipaglia, creando un gruppo di lavoro in cui partecipano elementi di entrambe le aree per necessarie conoscenze di clientela – ha sottolineato il Direttore – Abbiamo impegnato in questa attività, denominata “Sospensioni e Nuova Finanza”, risorse umane importanti e ciò fa capire l’attenzione che stiamo dedicando ai nostri Soci in un momento del genere».

Grazie al lavoro della task-force, la cooperativa di credito sta riuscendo a risolvere celermente le pratiche, come sottolineato dallo stesso Salvati: «Per quanto riguarda le sospensioni, abbiamo un totale di 868 pratiche. Di queste, 546 sono secondo il Decreto-legge, ma 322 sono state fatte come impegno proprio di Banca Campania Centro». La cooperativa di credito sta infatti aiutando anche soci e clienti che per varie ragioni non rientrano nelle caratteristiche richieste dal decreto liquidità.

Sono 543, invece, le richieste pervenute per il finanziamento fino a 25 mila euro, con il 100% di garanzie, previsto dal Decreto liquidità. Un numero importante di richieste accolte con tempistiche di risposta molto veloci: «Per quanto concerne le sospensioni, le tempistiche di risposta sono rapidissime – aggiunge il Direttore di Banca Campania Centro – Stiamo cercando di essere molto rapidi anche per il finanziamento previsto dal Decreto-liquidità, i tempi sono però leggermente più lunghi perché ci sono delle procedure da seguire che non dipendono direttamente dalla nostra Banca».

In questi momenti difficili, Banca Campania Centro si conferma dunque vicina al territorio di cui è espressione da più di un secolo: «Come direttore – ricorda Fausto Salvati – ho avuto mandato da parte del Consiglio di Amministrazione e dalla Presidenza di prestare estrema attenzione ai bisogni del territorio e alle difficoltà delle famiglie e dell’imprenditoria locale». Prima ancora che il governo emanasse i suoi provvedimenti, infatti, la cooperativa di credito aveva già stanziato un plafond di dieci milioni di nuova finanza per le imprese e si era già detta disponibile a sospendere per sei mesi le rate dei mutui a chi ne avrebbe fatto richiesta. «Questa possibilità – conclude il Direttore – è stata ampiamente utilizzata perché l’intervento della banca permetteva, anche a chi non veniva inquadrato nel decreto, di poter accedere».