Tempo di lettura: 2 minuti

Ripartono gli incontro promossi da “Biologicamente”: all’istituto agrario di Eboli il mondo della scuola incontra l’agricoltura durante gli orari di lezione.

Con l’autunno ripartono gli incontri organizzati da Biologicamente, la campagna informativa finanziata dalla Regione Campania, dedicata alla diffusione della cultura, dello stile alimentare e della coltivazione biologica –  (con la Misura 3 Sottomisura 3.2, tipologia di intervento 3.2.1) con l’azione di “Sostegno per attività di informazione e promozione, svolte da associazioni di produttori nel mercato interno” del PSR 2014/2020. Oggi 6 ottobre, durante l’orario delle lezioni, il team di esperti incaricato di realizzare il progetto, si tratterrà con gli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario G. Fortunato di Eboli per intrattenere i ragazzi con le attività di conoscenza e promozione.

Gli appuntamenti realizzati secondo un format consolidato di seminari e laboratori con approccio ‘hands on’ hanno come obiettivo la sensibilizzazione dei giovani partecipanti all’importanza di un’agricoltura sana e all’impatto che essa ha sulla società e la salute umana. La squadra di Biologicamente, composta dal biologo nutrizionista Giuseppe Fresa e dal presidente di “Terramore” Carmine Papace che rappresenta la cooperativa promotrice del progetto, discuterà di sostenibilità e buone pratiche in agricoltura, entrando nel vivo delle linee guida nazionali ed europee, finalizzate alla realizzazione di coltivazioni a impatto zero e alla produzione di cibo sano.

Si parlerà dell’importanza di un corretto piano alimentare dal punto di vista nutrizionale e organolettico, di residui chimici nell’ortofrutta, di standard di qualità da rispettare e di regole da seguire per ottenere un buon raccolto, partendo proprio dal significato profondo di questa espressione. Perché per comprendere davvero il valore del biologico e delle certificazione Sqnpi è necessario andare a fondo di un ragionamento apparentemente scontato che verte sul problema della stagionalità dei cicli naturali, sul concetto reale di cura dei campi e sulle relative conseguenze di comportamenti non idonei. “Vogliamo trasferire ai ragazzi una visione del domani che sia anche una speranza per il loro benessere e per il Pianeta – conclude Papace – perché ciò avvenga è necessario che il biologico non resti solo un approccio alla scelta dei prodotti nel supermercato ma diventi un vero e proprio stile di vita”.