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Ospedale di Battipaglia: situazione al collasso, personale ridotto all’osso. Entro dicembre decine di pensionamenti. L’allarme lanciato dai sindacati.

«Situazione al collasso all’ospedale di Battipaglia». A lanciare l’allarme è la triade sindacale del “Santa Maria della Speranza”. In una nota che porta la firma di Gaspare Pepe, segretario aziendale del presidio ospedaliero della Cisl Fp, di Alfonso Della Porta, segretario provinciale, e di Lorenzo Conte, coordinatore dell’area Centro-Sud, sono contenute tutte le preoccupazioni che da qui a un anno potrebbero ridurre all’osso il personale del più importante ospedale a Sud di Salerno. Un messaggio chiaro e diretto indirizzato ai vertici dell’Asl di Salerno. «Già nel periodo estivo – scrivono i tre – abbiamo segnalato le enormi lacune organiche, che si aggraveranno ulteriormente in considerazione delle prossime uscite dal servizio di personale infermieristico, tecnico ed amministrativo prossime al pensionamento».

PERSONALE RIDOTTO ALL’OSSO: ENTRO FINE ANNO DECINE DI PENSIONAMENTI

La struttura sanitaria alle porte della Piana del Sele, che da oltre 40 anni serve decine di migliaia di cittadina, nel periodo compreso tra giugno e dicembre 2022 vedrà diverse decine tra infermieri e medici andare via. E toccherà agli uffici di via Nizza dare una risposta concreta in termini di assunzioni. In particolare, il reparto di Terapia intensiva neonatale, attualmente è sprovvisto del neonatologo e quindi è aperto solo sulla carta. Ma tutti i reparti sono sguarniti: nessuno ha l’organico al completo. E il più delle volte si è costretti a sopperire con lo straordinario. Insomma, il prossimo semestre sarà cruciale per il futuro dell’ospedale battipagliese. «Non è un problema solo di personale sanitario – precisa Pepe – ma anche di amministrazione. Ciò comporta ritardi burocratici sia per quanto riguarda il comparto che la dirigenza medica. Qualcuno è arrivato in questi anni ma non siamo nemmeno lontanamente vicini al numero minimo per garantire un servizio efficiente». Oltre alla grave carenza di personale infermieristico in tutte le unità a cominciare dal Pronto Soccorso, includendo Rianimazione, Medicina, Ortopedia e Pediatria forse tra le situazioni al limite della chiusura imminente, Chirurgia, Ostetricia, Cardiologia e Sale Operatorie anche il personale tecnico dei servizi di laboratorio analisi, radiologia e trasfusionale, mostrano carenze d’organico e di specifiche figure professionali non più tollerabili.

«In aggiunta a tale grave situazione – aggiunge Della Porta – la quale se non affrontata immediatamente e con determinazione, porterà alla chiusura del nosocomio battipagliese per consunzione, corre l’obbligo denunciare che l’assistenza socio sanitaria non viene garantita sulle 24 ore mostrando una grave non curanza relativamente alla qualità delle prestazioni sia assistenziali che socio sanitarie». Gli uffici di via Nizza sono avvisati: per continuare a vivere, l’ospedale che dal 1980 serve l’area a Sud di Salerno avrà bisogno di assumere almeno 30 unità per rimpiazzare il personale che di qui a poco avrà raggiunto l’età pensionistica. Altrimenti sarà collasso.

TORRE ONCOLOGICA: L’ISTANZA ARRIVA IN REGIONE

Ma una buona notizia per la sanità battipagliese c’è: ieri pomeriggio, il consiglio regionale ha discusso la realizzazione di una torre oncologica presso l’ospedale cittadino, recependo, come già fece lo scorso 2 marzo il Comune di Battipaglia, le istanze di Antonio Trimarco, Luigi Del Vecchio e Cosimo Panico, promotori dell’iniziativa. «Siamo soddisfatti che anche in Regione Campania si parli della torre oncologica – commenta il dirigente Asl Trimarco -. Un ulteriore passo verso la realizzazione del presidio terapeutico e preventivo».