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Battipaglia dà l’addio a una delle memorie storiche più apprezzate in città. È da poche ore scomparso Vito Telese. Giornalista, insegnante di Diritto e appassionato di sport e musica. “Un uomo d’altri tempi”, “un galantuomo”, “un monumento di questa città” sono alcuni dei commenti che stanno comparendo sui social network.

Telese collaborò, per diversi anni, con varie testate giornalistiche locali tra le quali “Il Roma“, “Napoli notte” e “Il Mattino” oltre ad essere autore di tre libri sulla Battipagliese Calcio. Diplomatosi al Liceo Classico di Eboli, e laureatosi in Giurisprudenza alla Federico II di Napoli, negli anni a seguire coltivò una grande passione: quella per il latino. È autore, infatti, di 28 canzoni tradotte dal napoletano al latino che avevano un piccolo particolare: la scelta delle parole non era casuale. Telese cercava di conservare la melodia pur cantandola in latino.


UNA CANZONE TRADOTTA DAL NAPOLETANO AL LATINO

Ma n’atu sole  cchiù bello, oj né,

’o sole mio- sta ’nfronte a te!

’O sole, ’o sole mio

Sta ’nfronte a te, sta ’nfronte a te!

Sed alter sol / pùlchrior, o mea,

meus proprius sol / est in tua fronte!

Et sol / meus proprius sol

est in tua fronte /  est in tua fronte!


Durante la recente mostra allestita alla scuola De Amicis di Battipaglia, in occasione dei 50 anni dei moti del 9 aprile ’69, Telese era intervenuto portando la sua testimonianza. E rivivendo, al fianco del maresciallo Antonio De Marco, alcuni di quei momenti nei quali erano fazioni opposte. La notizia della sua scomparsa ha lasciato sgomenti migliaia tra cittadini, alunni e familiari. Aveva 79 anni, una moglie e una figlia.

L’INTERVENTO DI VITO TELESE