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Gli studenti della IV H del Liceo Statale “E. Medi” hanno presentato giovedì 16 maggio i risultati del progetto di cittadinanza attiva e data journalism “A Scuola di Open Coesione”  iniziato a novembre dello scorso anno, focalizzando la loro attenzione sui fondi erogati per l’adeguamento del depuratore di Tavernola.

DOV’È L’EUROPA?

Le elezioni europee sono prossime e gli elettori si chiedono quale sia il ruolo dell’Europa nei confronti dei cittadini. Per gettare luce su cosa avvenga sotto l’egida della bandiera blu a stelle, il team ASOC bandisce annualmente un concorso fra gli istituti superiori italiani . Gli studenti sono chiamati a comprendere l’impatto dei fondi europei sul proprio territorio e ad aiutare la cittadinanza a fare altrettanto. In palio un viaggio d’istruzione presso le istituzioni europee a Bruxelles, occasione per vedere dal vivo come vengano affrontate le tematiche che investono i principali aspetti della quotidianità.

L’INCONTRO

Durante la mattina, gli autori del lavoro hanno mostrato ai loro colleghi di scuola, fra slide e grafici, l’iter di studio dalla scelta del depuratore come bersaglio dell’indagine, al monitoraggio, le problematicità emerse dall’analisi dei fondi, passando per il metodo adottato sotto la guida delle professoresse Malzone e Lepore, fino al rispetto delle scadenze mensili imposte dal team ASOC. Insieme a loro, il direttore di Legambiente Battipaglia Bellizzi Mario Bove, una delle associazioni coinvolte a livello nazionale per affiancare le classi in questo percorso sperimentale di cittadinanza.

MARE O NON MARE?

In un momento in cui sembrano diradarsi le nubi sulla prossima stagione estiva, complice la revoca del divieto di balneazione emanato dalla Sindaca Francese, il quadro delineato dai giovani ricercatori si mostra ancora incerto, soprattutto per i ritardi nell’erogazione dei fondi rispetto a quanto comunicato sulle pagine del finanziamento.Il conseguente ritardo nel completamento dell’opera è sotto gli occhi di tutti e, a volte, anche sotto il naso.

L’ospite di Legambiente ha esposto in breve il meccanismo che si crea fra ARPAC, vertici degli enti locali ed economia. A ballare non sono solo le dichiarazioni di balneabilità o meno, ma anche i conti dei gestori di lidi che a metà primavera trattengono puntualmente il fiato nel dubbio se poter o meno dare avvio ai lavori per l’estate.

A questo si assommano le aspettative di una cittadinanza che vorrebbe riappropriarsi di un vicino specchio d’acqua e spesso non sa bene cosa e come facciano le istituzioni per garantire questa esigenza. Lo testimonia un video di poco più di un minuto che condensa dubbi, scetticismo e rassegnazione di alcuni battipagliesi intervistati dai liceali che ai microfoni confessano di rinunciare, a malincuore, ad un refrigerante bagno fra le località Spineta e Lago, preferendo mete più salubri a sud.

La conclusione della giornata ha portato ad una riflessione sulla maggiore consapevolezza di certe realtà, l’importanza dei fondi europei ma anche lo scostamento palese che spesso si fa fra la progettazione e l’applicazione nella realtà.