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Cerimonia di premiazione al centro sociale di Battipaglia per gli alunni di scuola media della “Alfonso Gatto“. La dirigente scolastica: «Vogliamo chiudere questo ciclo regalando loro una giornata di normalità e di festa»

Nel pomeriggio di giovedì il centro sociale di Battipaglia è divenuto sede della cerimonia di consegna degli attestati agli alunni della scuola “Alfonso Gatto”. Gli studenti, giunti al termine del percorso scolastico di scuola media, hanno avuto l’occasione di celebrare questo traguardo in un pomeriggio all’insegna dell’allegria e della gioia. Sette le classi premiate, 140 gli alunni.

L’intenzione da parte della dirigente scolastica Lea Celano, e delle professoresse che ne hanno curato gli aspetti organizzativi, era quella di dare vita a un momento che sapesse di normalità, per far sentire di nuovo liberi e spensierati gli studenti, dopo un anno e mezzo di didattica a distanza, mascherine e impossibilità a vivere momenti di socialità con i propri compagni di scuola.

La dirigente della “Alfonso Gatto”, Lea Celano, ha affermato: «Dopo un anno e mezzo di chiusura della scuola, rispetto alle famiglie, ai ragazzi e alla socialità, vogliamo chiudere questo ciclo regalando loro una giornata di normalità e di festa, cosa impensabile fino ad oggi, e anche la giusta gratificazione. Una maniera di far sentire che il peggio è alle spalle ed è ora di ricominciare a vivere».

La cerimonia ha visto l’apertura curata dal coro della scuola sulle note dell’inno d’Italia, mentre si sono diretti verso il palcoscenico sventolando nell’aria una grande bandiera tricolore. Il coro durante i mesi della pandemia ha trionfato in un importante concorso, portando molto orgoglio e soddisfazione alla scuola battipagliese.

Tra le organizzatrici anche la professoressa Stefania Alfinito, che sulla didattica a distanza asserisce: «Da madre di una studentessa dico che non è stato semplice vederla isolata a casa con il computer, alla ricerca spasmodica di un minimo di contatto ed interazione. Come docente invece parlo da animatore digitale, e gestire il tutto non è stato facile, soprattutto perché capitato all’improvviso senza un’adeguata preparazione». La docente aggiunge: «La didattica a distanza non è delle migliori ma è entrata a far parte del nostro modo di fare scuola e fa piacere».