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Si è conclusa con un successo senza precedenti la 74esima edizione, in formato “digital“, del Festival del Cinema di Salerno. A conquistare il primo posto il film “Re Minore” di Giuseppe Ferlito

Sono stati 8.000 gli utenti registrati sulla piattaforma digitale creata ad hoc, 34.265 visualizzazioni totali delle dirette andate in onda dal 3 all’11 dicembre raggiungendo circa 71.329 utenti. Questi i numeri che hanno sancito l’incredibile successo della 74esima edizione del Festival del Cinema di Salerno, svoltasi sul web a causa delle restrizioni anti-Covid che ne hanno impedito la realizzazione in teatro.

Contatti provenienti da tutto il mondo, quelli per il Gran Galà di chiusura condotto da Gaetano Stella, che ha visto ospiti di prima grandezza come Giovanni Storti, celebre comico del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, Paola Comin, manager e ufficio stampa negli ultimi 10 anni di vita di Alberto Sordi, e non solo, il Tenore Matteo Schiavone accompagnato dalle Silver Ladies, il comico Andrea Rivera, la violinista Antonella De Chiara e i due piccoli violinisti Mirko e Valerio.

«Non abbiamo mai pensato di annullare l’evento che da tanti anni rende onore al mondo dello spettacolo e alla città di Salerno. Per questo motivo, abbiamo deciso di sbarcare nel mondo digitale e vivere insieme questa edizione 2020. Come tutte le cose della vita, anche una situazione negativa può trasformarsi in un evento positivo, grazie indubbiamente al nostro immenso amore per l’arte e per la cinematografia che ha rappresentato la benzina del nostro entusiasmo per non farci mollare. Sono felice che, nonostante il cambio di costume, abbiamo ricevuto tanti e grandi consensi che hanno decretato, ancora una volta, il successo di questa magnifica kermesse». Ha dichiarato il Patron, Mario De Cesare.

Il voto tecnico e popolare ha decretato il successo del film “Re Minore” di Giuseppe Ferlito. Numerosi riconoscimenti sono stati consegnati nel corso della serata: Maria Grazia Cucinotta, per le sua carriera e l’interpretazione nel film Tutto Liscio” di Igor Maltagliati, Alessio Boni, per la sua indiscussa bravura attoriale. Premio alla carriera, invece, a Maurizio Mattioli, diventato oramai il simbolo della romanità. Conferiti anche premi per il film “Ammen” a Davide Marotta, come migliore caratterista, a Ciro Villano, per la sceneggiatura, e a Sal Da Vinci, per la colonna sonora.

Di seguito tutti i vincitori della 74esima edizione del Festival del Cinema di Salerno:

  • Trofeo Cortometraggi a “La inmortalidad de las letras” di Ney Loia, per la sezione straniera, e a “Gli atomici fotonici” di Davide Morando, per la sezione italiana.
  • Trofeo Lungometraggi, invece, a “Havana Kyrie” di Paolo Consorti, per la sezione straniera, e a “La guerra di Cam” di Laura Muscardin, per la sezione italiana.
  • Trofeo Cartoons a “Snow Shelter”, regia di Robertas Nevecka.
  • Trofeo Discovery Campania a “La Napoli di mio padre” di Alessia Bottone.
  • Trofeo Documentari didattici a “Fuoco Sacro”, regia di Antonio Castaldo.
  • Trofeo Documentari di Informazione Varia a “Tears&Dreams”, regia di Lia Beltrami;

Queste le targhe conferite:

  • Sezione Cartoon: “Colrun” (Spagna), regia di Jorge Sarria, e “Snow Shelter”, regia di Robertas Nevecka.
  • Sezione Discovery Campania: “Il canto del mare”, regia di Walter Della Mura; “Io resto a casa”, regia di Enrico Giuliano.
  • Sezione Documentari Sperimentali: “Benvenuti a casa mia”, regia di Gianni Vukaj.
  • Sezione Documentari Didattici: “Quando non si puo’ tornare indietro”, regia di Leonardo Cinieri Lombroso; “Slow News – Fas Cut”, regia di Alberto Puliafito; “Clausura 4.0”, regia di Elisabetta Castana; “Manuale di storie dei cinema”, regia di Salvatore D’Antuono e Bruno Ugioli.
  • Sezione Documentari Sociali: “La gente di Napoli”, regia di Maurizio Di Nassau e Luciano Ruocco.
  • Sezione Documentari di Informazione Varia: “Gaudì, the architect of God”, regia di Marc Petitpierre e Josep Padrò; “Il cado Braibanti” di Creuza SRL; “Sonè”, regia di Daniel Kemény; “La llama de la memoria”, regia di Rod Aloras.
  • Sezione Cortometraggi: “Di notte c’erano le stelle”, regia di Naked Panda; “Colpa del mare”, regia di Igor Di Giampaolo e Giuseppe D’Angella; “Beatrice”, regia di Vincenzo De Sio; “Grido di libertà”, regia di Angelo Antonucci; “Come in certi romanzi russi”, regia di Rosanna Reccia e Alberto Vianello; “Un malato di sogni”, regia di Fabio Iacobellis; “Finalmente l’inverno”, regia di Luigi Salerno e Fabrizio Fiore; “Il battesimo”, regia di Francesco D’Ignazio; “In dubbio”, regia di Lorenzo Bombara; “Das kuckucksnest”, regia di Thomas Perathoner; “Verdiana”, regia di Elena Beatrice e Daniele Lince; “The golden gate”, regia di Pietro Pinto; “Il capolavoro”, regia di Stefano Moscone; “Teslimat”, regia Dogûs Özokutan.
  • Sezione Un libro per il cinema: “Poemino per lo smeraldo rosso” di Enrico Cirone.
  • Sezione Riconoscimenti Speciali: “Storia di Ray”, regia di Giuseppe Di Renzo.
  • Sezione Lungometraggi: “Grand Cancan”, regia di Mikhail Kosyrev-Nestrerov; “Nothing can stop us now”, regia di Andris Gauja; “Tutto liscio”, regia Igor Maltagliati; “Burning Calcutta”, regia di Kajal Choudhury; “Lui è mio padre”, regia di Roberto Gasparro.