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Grande soddisfazione per la ricercatrice battipagliese Natalia Bruno, che ha conquistato il Premio L’Oréal-Unesco “For Women in Science” 2021

Arriva un prestigioso ed emozionante riconoscimento per la ricercatrice battipagliese Natalia Bruno, dell’Istituto nazionale di ottica (Ino) del Cnr di Firenze. È infatti tra le sei ricercatrici under 35 a cui è stato conferito il premio L’Oréal-Unesco “For Women in Science” 2021.

La cerimonia di consegna, per rispettare le norme anti contagio, s’è spostata sul web alla presenza della ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti e la Ricerca Maria Cristina Messa. A Bruno, e alle altre cinque studiose, il premio è stato riconosciuto per l’eccellenza dei loro progetti nei campi delle scienze della vita e della materia. Ad ognuna di loro adesso verrà riconosciuta una borsa di studio del valore di 20.000 euro

AQTRESS (Atomic Quantum Technologies for Reliable Engineering of Solid State devices – Tecnologie quantistiche atomiche per la progettazione di dispositivi a stato solido)” è il progetto che è valso alla ricercatrice battipagliese Natalia Bruno il riconoscimento, che adesso potrà svolgere il progetto di ricerca presso la sede di Sesto Fiorentino del Cnr-Ino (Laboratorio europeo di spettroscopia nonlineare LENS) e il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università degli studi di Firenze.

Onore anche alle altre ricercatrici che hanno conquistato il Premio L’Oréal – Unesco 2021, tra oltre 320 candidate: Livia Archibugi per il progetto “Tumore del pancreas: a caccia di meccanismi molecolari che predicano la risposta alla chemioterapia“, Elisa Pellegrini per il progetto “Moria dei canneti e cambiamento climatico: dov’è il collegamento?“, Letizia De Chiara per il progetto “Cellule poliploidi renali: un nuovo strumento per la prevenzione della malattia renale cronica“, Ornella Juliana Piccinni per il progetto “Via con l’onda: rilevamento di oggetti estremi come resti di eventi di onde gravitazionali nei dati degli interferometri LIGO-Virgo-KAGRA“, e Lorena Baranda Pellejero con il progetto “Sintesi di molecole funzionali mediata da biomarcatori clinicamente rilevanti attraverso l’uso di sistemi basati su DNA sintetico“.