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Una generazione che si sottrae alla vita di città, alla cementificazione, ai ritmi assillanti. Laureati, figli del digitale, iper specializzati, obbligati ad adeguarsi all’idea di innovare. Ma poi no, scelgono di tornare alla terra, all’agricoltura, alla sostenibilità reale della vita semplice. E’ la Resistenza degli under 35, un trend in crescita costante che delinea il profilo di un nuovo imprenditore che investe sulla felicità. Secondo Coldiretti sono cinquantacinquemila i ragazzi alla guida di imprese agricole e allevamenti che consegnano all’Italia la leadership europea, nella svolta green, favorita proprio dall’ultimo anno di pandemia (Fonte Coldiretti).

Anche Vito Conti fa parte di questo esercito con il progetto de La Piana Country House nata intorno alla coltivazione del fagiolo di Controne, all’ospitalità legata all’escursionismo e alla didattica esperienziale. Da qui partono infatti visite guidate per il riconoscimento e la raccolta delle erbe e giornate di pet therapy. Una vita dedicata a mille attività da editor dell’emittente online Radio BoOonzo oggi diventata rivista musicale ad Art director per gli eventi di Piccola Ospitalità, Clown del sorriso per l’Associazione “Wonder Tortilla”Clownterapia ONLUS e appassionato di beach volley della Sport Sun Beach Volley Factory, Vito racconta: «Avevo deciso di studiare veterinaria. Sono sempre stato attratto dal mondo naturale e ho deciso di valorizzare dei terreni di famiglia su cui sorgeva l’antico casale ottocentesco, in un paesaggio incantevole che ti fa dimenticare tutte le storture del mondo. A ridosso del borgo di Controne che conta circa di 900 anime, l’azienda agricola esiste già da tre generazioni – spiega – ed è incentrata sulla produzione di olio e fagioli».

Vito Conti e Silvia Mangieri

Con la sua compagna Silvia Mangieri ha poi deciso di intraprendere il progetto di ospitalità rurale: «Questa – dice – è stata la mia rivoluzione. Abbiamo in programma serate con chef, concerti ed eventi culturali. Credo mi sia accaduto quello che è successo ad un vecchio zio che rapito da questo luogo, lasciò la professione, comprò due asini e ci si trasferì. Mi sono detto: cosa può esserci di meglio di questo paradiso?»

 

Una scelta più che lungimirante visto che Controne, avamposto degli Alburni a 20 minuti da Paestum e 45 da Salerno, negli ultimi anni è diventata una meta di turismo interregionale gettonatissima che gode del forte impatto proveniente dal Basso Cilento, ricercato soprattutto dagli amanti del trekking, del bird watching, del rafting e delle passeggiate a cavallo. Il fiume Calore, il più pulito d’Italia, è un’attrazione costante per la visita alle famose Gole e per le numerose attività che offre con le sue oasi incontaminate, piacevoli per una semplice scampagnata e un Parco Turistico delle Sorgenti attrezzato per una ricettività sostenibile.

Non bisogna poi dimenticare la zona a boschi di leccio, che si estende a monte e i numerosi boschi fluviali misti a macchia mediterranea. Con insediamenti abitativi che risalgono ad epoca greco-romana, non  a caso il nome Controne deriva dal greco “contra-elion” che voleva indicare la sua posizione di prospicienza al sole favorevole alla terra fertilissima che accompagna le sponde del fiume e alla coltivazione del tipico fagiolo di Controne: «Si tratta di una produzione unica proprio perché nasce all’interno di questo ecosistema. Presidio Slow Food è al centro della cucina della nostra attività. Ogni anno l’ultimo sabato e l’uma domenica di novembre il paese organizza anche una sagra per celebrare la fine della raccolta. Un momento in cui tutta la comunità festeggia, invadendo letteralmente le strade»