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Quattro giorni dopo la scoperta, via le auto dall’ex Tabacchificio inagibile. Ieri pomeriggio, nell’ex capannone di via Rosa Jemma, sono rimasti gli unici mezzi autorizzati: quelli del Comune.

Via le auto d’epoca dai capannoni dell’ex Tabacchificio: missione compiuta. Dopo l’ultimatum lanciato dai vertici di Alba, la società in house del Comune di Battipaglia che s’occupa di rifiuti e manutenzione, nei confronti di un dipendente che, per sua stessa ammissione, è risultato il proprietario di quattro auto d’epoca – una Fiat Uno, una Volkswagen Golf, una Fiat Spider 124 e una Triumph Spitfire Mk4 – parcheggiate illecitamente nella struttura di via Rosa Jemma, a pochi metri dagli uffici della partecipata e dalla sede dei caschi bianchi, le macchine sono state rimosse. L’ultima, la Triumph, fuori uso da troppo tempo per metterla in moto, è stata rimossa ieri pomeriggio intorno alle 15 grazie all’ausilio del carroattrezzi.

LINEA DURA DEL COMANDANTE DEI VIGILI E DEL COMUNE

Nel Tabacchificio inagibile, tra calcinacci che di tanto in tanto cadono e acqua che piove regolarmente dal tetto nei mesi invernali, sono rimasti solamente i mezzi del Comune: gli scuolabus e le auto della municipale. Sono sparite anche le utilitarie e i Suv che giovedì scorso erano state parcheggiate abusivamente. Ed è bastato anche solo il sospetto che alcune di quelle fossero di proprietà di alcuni vigili urbani, per indurre il comandante della municipale, Gerardo Iuliano, ad utilizzare la linea dura: «Ho già eseguito una disposizione per vietare assolutamente che qualsiasi auto, ad eccezione di quelle di proprietà dell’Ente, venga parcheggiata lì dentro» spiega Iuliano rassicurando allo stesso tempo Giovanni Ficetola, direttore tecnico di Alba, che si era detto pronto ad accendere la polemica qualora lì dentro, oltre ai dipendenti della municipalizzata, anche qualcun altro usufruisse illecitamente del capannone per parcheggiare. Ieri pomeriggio, nella struttura di via Rosa Jemma, non c’era più nulla ha assicurato il comandante dei vigili. Fatta eccezione per una Opel Adam, veicolo appartenente un tempo alle cosche calabresi che, dopo il sequestro, fu assegnata al comando dei caschi bianchi di Battipagliese tramite regolare bando. Negli anni è stata utilizzata come auto civetta, ma oggi è fuori uso: verrà rottamata nei prossimi mesi.

Le operazioni di rimozione delle auto

Il “parking cafone”, ribattezzato ironicamente per una scritta comparsa sui muri della struttura, nel giro di pochi giorni è diventato decisamente più gentile. Eppure, non sembrerebbe esserci dubbio alcuno sul fatto che l’ex capannone si fosse trasformato in un garage privato o in un parcheggio temporaneo a disposizione di chi ha accesso a quell’area: vigili urbani e dipendenti di Alba. «Accade da quasi dieci anni» si vocifera nelle stanze dell’Ente di piazza Aldo Moro che è già all’opera per prevenire ulteriori infrazioni. Da Palazzo di Città è pronta una disposizione per interdire l’area inagibile che, fino a quando non verrà messa in sesto, potrà essere utilizzata eccezionalmente come deposito o come parcheggio di mezzi di proprietà dello stesso Comune. L’idea più allettante, per il futuro, dopo la decisione dell’amministrazione guidata dalla sindaca Cecilia Francese di non vendere il Tabacchificio e riqualificarlo, è trasformare l’edificio in un polo fieristico. Nessun museo d’auto d’epoca, per fortuna. L’Expo sarebbe il giusto riscatto per il bene più prezioso nelle mani del Comune: l’ex Tabacchificio “Farina” vale oltre 7 milioni di euro.