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Mitigazione del rischio idraulico del fiume “Tusciano”, via all’affidamento dei servizi tecnici di progettazione. La procedura è stata aperta dalla Cuc, la centrale unica di committenza dell’area Sele-Picentini, di cui il Comune di Bellizzi è capofila, che ha completato la verifica dell’ammissibilità delle ditte partecipanti alla gara. Sei le richieste pervenute. Una delle quali, la Sib Studio Ingegneria Bello srl di Benevento, è stata esclusa lo scorso 24 giugno per un’insufficienza di requisiti. Le altre cinque ammesse, invece, potranno aggiudicarsi i lavori. Si tratta della Hydroarch, srl di consulenza ingegneristica romana; la Gmn Engineering, società di Pozzuoli, nel Napoletano; la Cnc Ingegneri, srl salernitana con sede in via Costantino l’Africano; la Technital spa, con sede nel Veneto, a Verona; e infine la ditta napoletana Mastellone di Castelvetere Engineering srl.

L’annuncio arrivò già lo scorso febbraio, a seguito dell’ennesimo rischio esondazione del fiume “Tusciano” che, a causa delle forti ondate di maltempo, suscitò forte apprensione tra i cittadini del quartiere Stella e in particolare di piazza Cacciatore, teatro nel 2014 di un violento straripamento che causò ingenti danni ad auto e abitazioni limitrofe. Il Ministero dell’Interno stanziò 320.000 euro per l’acquisizione di servizi di sola progettazione e per realizzare le opere di mitigazione. Fu assicurato che entro l’estate, la città di Battipaglia si sarebbe dotata d’un progetto cantierabile e di un’opera strategica per un investimento totale di circa 7 milioni di euro.

«Tusciano in sicurezza per assicurare ai cittadini la totale incolumità rispetto al pericolo d’esondazione» dichiarò la sindaca Cecilia Francese. E adesso quel progetto potrebbe divenire realtà. Il bando di gara, i cui tempi per presentare l’offerta scaddero il 12 aprile scorso, ha visto appena sei offerte, una delle quali è stata bocciata. A contendersi l’aggiudica dei lavori, dunque, stando a quanto si legge nel documento che in calce porta la firma di Giovanni Cannoniero, ingegnere responsabile unico del procedimento, saranno cinque ditte: tre campane, provenienti da Benevento, Salerno e Napoli, una romana e una veneta.