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2mila euro: è la sanzione che l’Asl di Salerno ha inflitto al Comune di Battipaglia dopo aver rilevato, nel 2019, temeperature oltre i limiti consentiti. Nel mirino il trigeneratore mai attivato.

Temperature oltre i limiti: a Palazzo di Città fa troppo caldo e l’Asl multa il Comune. Il verbale di 2mila euro, elevato direttamente dall’azienda sanitaria locale di Salerno, nei confronti del capo dell’ufficio Tecnico Carmine Salerno, in qualità di responsabile dei lavori, è arrivato a due anni di distanza. Nell’estate del 2019, infatti, nelle stanze del Comune arrivarono i tecnici del settore “Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro” dell’Asl di Salerno, per eseguire un sopralluogo. E rilevarono una temperatura superiore ai limiti consentiti. Poi, il verbale di prescrizione per consentire all’Ente di correre ai ripari con una serie di lavori. Ma a Palazzo di Città non s’è mossa una foglia. Fino a quando, due anni più tardi, è stata recapitata una multa da 2mila euro per non aver ottemperato alle indicazioni dell’Asl. A pagarla, sarà il dirigente dell’ufficio Tecnico Carmine Salerno.

TRIGENERATORE KO DAL 2013: IL COMUNE NON HA CLIMATIZZAZIONE

Una vicenda che, ancora una volta, accende i riflettori sulla matassa dell’impianto di trigenerazione. Il macchinario, costato oltre un milione di euro e mai entrato in funzione, è fermo al palo da otto anni. Fu realizzato dalla Guida Impianti, la ditta che s’aggiudicò l’appalto per 5 milioni di euro, senza mai essere completato a causa della bufera giudiziaria che si abbatté sull’ex sindaco Giovanni Santomauro e che coinvolse pure la srl di Pompei. Quell’impianto che, sfruttando i vapori delle acque reflue prodotte per generare energia, avrebbe dovuto climatizzare tutta la casa comunale è rimasto incompleto dal 2013 nonostante alcuni tentativi della triade commissariale di metterlo in funzione.

Eppure, ancora oggi, a distanza di otto anni, d’inverno mancano i riscaldamenti, e d’estate le stanze non sono climatizzate, costringendo tutto il personale a lavorare patendo il forte caldo. Nel 2017, il trigeneratore mai attivo costò anche un esposto alla Procura da parte del comitato civico ambientalista guidato da Cosimo Panico. Che pose l’accento sulla delibera approvata dalla giunta Santomauro per una perizia di variante che fece lievitare i costi di 1,2 milioni di euro. Negli anni a seguire, disagi e polemiche non si sono placati. Diversi consiglieri comunali hanno chiesto di rimetterlo in funzione, ma la vicenda è finita nel dimenticatoio. E per diverse estati, tre di fila precisamente, fino al 2020, gli uffici comunali sono stati costretti alla serrata nel mese d’agosto.

«Nelle stanze municipali non si respira», «Fa troppo caldo», erano queste le giustificazioni date dagli amministratori costretti ad emettere l’ordinanza. L’ultimo stop è datato 29 agosto 2019. Oggi, come nel 2020, la chiusura non è stata ordinata. I dipendenti comunali resteranno a lavoro anche nei mesi più caldi, nonostante la recente sanzione. E le lamentele piovute nelle scorse settimane. Quando Donato Salvato, segretario Uil Fpl, ha richiesto di procedere con celerità a fornire ogni ufficio di un climatizzatore portatile per fronteggiare il clima torrido. «Il Comune è un forno, di pomeriggio non si respira» hanno scritto i sindacati. E molti degli uffici sono costretti alla sospensione temporanea, almeno per i mesi estivi, dei servizi, suscitando l’ira dei cittadini, impossibilitati a recarsi nelle stanze dell’Ente per sbrigare le pratiche.