Battipaglia, caos mensa scolastica: il Comune multa la ditta

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Mensa scolastica: il pasticcio dei primi giorni costa caro alla “Cirfood”. Il Comune di Battipaglia multa la ditta per 3.500 euro.

Pasti in ritardo e disagi alla mensa scolastica: il Comune di Battipaglia multa la “Cirfood”. Lo ha messo nero su bianco la dirigente del Settore politiche scolastiche e culturali Anna Pannullo, che in una determina del 9 dicembre scorso ha elencato le numerose criticità riscontrate nei primi giorni di attivazione del servizio di refezione scolastica. Tremilacinquecento euro di sanzione per la società che lo scorso 11 novembre s’aggiudicò il servizio per un importo totale di oltre 500mila euro.

CIRFOOD MULTATA PER 3.500 EURO: I DETTAGLI

La consegna in ritardo dei pasti rispetto agli orari previsti è costata alla “Cirfood” 1.000 euro, la mancata attuazione delle norme in materia di pulizia e disinfezione e la carenza di formazione nel personale, invece, 500 euro. Altri 250 euro per aver creato interferenze con gli studenti in uscita dovute alla consegna in ritardo dei pasti, e ulteriori 250 euro per il numero di pasti consegnati inferiore a quelli richiesti. Infine, 1.000 euro per aver messo a disposizione un numero di operatori inferiore in relazione alla tipologia di servizio da espletare. Sei violazioni, per un totale di 3.500 euro di multa, che trovano tutte riscontro negli articoli 36 e 37 del capitolato speciale descrittivo e prestazionale. Sanzione che arriva a dieci giorni di distanza dall’inizio del servizio di mensa scolastica.

Il 29 novembre scorso, infatti, diversi genitori lamentarono i numerosi disagi riscontrati: il primo giorno di mensa fu un disastro totale. Tre mesi per cominciare, e nelle aule delle scuole dell’infanzia, elementari e medie di Battipaglia, si scatenò il caos con pasti in ritardo di quasi due ore e serviti freddi. Sui tavoli delle mense scolastiche mancarono addirittura le bottigliette d’acqua. Molti bambini tornarono a casa senza il secondo piatto, perché quello destinato ai musulmani, senza carne di maiale, fu scambiato con quello riservato agli altri alunni. A farsi portavoce della protesta fu Lorenzo Spinicelli, genitore d’uno degli alunni di quarta elementare del plesso delle “Sandro Penna” di via Cilento, che denunciò i disagi esprimendo tutto il malcontento.

MENSA SCOLASTICA: GUERRA TRA UFFICI E AMMINISTRAZIONE

Un servizio, quello della refezione scolastica, ostaggio d’una guerra tra gli uffici comunali e l’amministrazione già dall’estate scorsa con l’aggravante del pasticcio datato giugno 2021, quando il Comune annullò in autotutela il bando per la somministrazione dei pasti nonostante ci fosse una graduatoria: la “Cirfood” si piazzò al primo posto, ma a quanto pare ci fu un errore nella programmazione economica. L’Ente predispose un piano senza tener conto dei 56mila euro ulteriori da spendere per la consumazione del cibo nelle aule, motivo per il quale le tariffe, successivamente, lievitarono. Il bando venne pubblicato solo ad ottobre, ma le buste vennero aperte il 3 novembre sancendo un ritardo di quasi tre mesi per avviare il servizio.

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