Tempo di lettura: 2 minuti

Quattro interventi di edilizia privata, per un totale di 104mila metri cubi di cemento, e 1.222 nuovi abitanti previsti. L’ultima parola, adesso, spetta al consiglio comunale. L’assise si riunirà domani pomeriggio. E sarà chiamata ad approvare gli interventi. Se il consiglio darà il via libera a Battipaglia arriverà l’ennesima colata di cemento.

Non è un vaccino contro il Covid-19, ma di certo una buona occasione per risanare le casse del Comune di Battipaglia, ancora più in difficoltà a seguito della crisi socio-economica scatenata dal Coronavirus. L’opportunità è di quelle migliori: una nuova colata di cemento nella città più popolata della Piana del Sele e, da sempre, simbolo delle cementificazione selvaggia, nonché figlia d’un significativo aumento demografico tra gli anni ’70 e gli anni ’90.

A mettere in evidenza i quattro interventi d’edilizia privata c’è un articolo comparso oggi sul quotidiano “La Città di Salerno”. Con riferimento a “pratiche che erano al palo da più d’un decennio” e che per sbrogliarle “c’è voluta l’emergenza Coronavirus“. Un’occasione ghiotta per “i signori dei palazzi” a Battipaglia. Interventi legittimi e di sostituzione edilizia, sì, ma che mirano a costruire tredici nuovi palazzi per ospitare 1.222 nuove persone.

DUE INTERVENTI NEL QUARTIERE SANT’ANNA

Due interventi sono previsti nel quartiere più popoloso in città: Sant’Anna. Il piano è della “Of Immobiliare” di Orlando Ferrante, imprenditore di Palma Campania che ha presentato un progetto da 71mila metri cubi, firmato dall’architetto Giorgio Bove, per costruire sette fabbricati (due di questi ospiteranno dei negozi) tra via Sturzo e via Baratta, nei capannoni che, un tempo, erano di proprietà di Ubaldo Pietrasanta.

Il secondo intervento, invece, è all’interno dell’ex sede dell’Inps. Sarà rasa al suolo, per volere della società gestita dalla famiglia Pontecorvo, la “Mediterranea srl”, al fine di far posto a un palazzo a torre di sette piani che comprenderà 27 appartamenti e 43 box, per un totale di 84 abitanti.

TRE PALAZZI TRA TAVERNA E ZONA INDUSTRIALE

19mila metri cubi nell’area di Battipaglia tra il quartiere “Taverna” e la zona industriale. Un progetto che porta le firme di due architetti: Bruno Di Cunzolo e Raffaello Lascaleia. Tre palazzi di sette piani, che sorgeranno a ridosso di quello che in futuro, si spera, diventerà il centro integrato di scambio intermodale e il terminal bus, opere finanziata con i fondi europei. La società che s’occuperà dell’intervento è la srl “Coro Urbano” della famiglia Romano, che su quei lotti risulta proprietario d’un complesso di produzione agricola.

L’ULTIMO INTERVENTO NEL QUARTIERE BELVEDERE

Tra via Belvedere e via Vanvitelli, teatro ai principi dell’estate di un’escalation di furti che ha messo in apprensione tutto il quartiere, c’è il quarto è ultimo progetto. I due vecchi edifici, al centro di un contenzioso tra il Comune e i privati, saranno rasi al suolo dai proprietari (Vicinanza, Palmisano, Giordano, D’Arminio e Stefanini) per far spazio a due nuovi palazzi: il primo ospiterà tre piani per sei appartamenti, e due negozi; il secondo, su 7 piani, avrà attività commerciali e tredici residenze.