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Crac Multiservizi, la giustizia presenta il conto. Stangata dalla Corte dei Conti: politici condannati a pagare oltre 600mila euro. Tremano Sgroia e Melchionda.

Dopo il crac della Multiservizi, la società in house del Comune di Eboli fallita nel 2015, arriva il conto – salatissimo – per i politici. L’ex sindaco, l’avvocato Martino Melchionda, dovrà pagare 100mila euro. Altri 553mil euro, invece, dovranno pagarli gli ex 13 consiglieri, tra i quali figura anche Luca Sgroia, fino a qualche mese fa sindaco Facente Funzioni del Comune di Eboli. Pietro Mazzini, Mauro Vastola, Pasquale Salviati, Vito Taglianetti, Mario Di Donato, Roberto Palladino, Cosimo Marotta, Tarcisio Di Cosmo, Mauro Del Mastro, Francesco Bello, Emilio Masala, Massimiliano Atrigna Paolo Polito gli altri nomi.

La Corte dei Conti, dopo tanti anni, si è espressa in merito alla vicenda. E ha condannato i politici a pagare. Nel mirino dei giudici, in particolare, sono finite due delibere di consiglio comunale, approvate nel 2011 per cercare di risanare i debiti della società. Sostanzialmente, stando a quanto si evince dalla sentenza emanata dal giudice Marzia De Falco, gli amministratori avrebbero dovuto esercitare il potere, così come da statuto, per evitare che la società partecipata fallisse. All’epoca dei fatti ci fu un esposto che portava le firme di due avversari storici della scena politica ebolitana: l’ex sindaco, di recente arrestato, Massimo Cariello, e l’avvocato e consigliere d’opposizione Damiano Cardiello.