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Corsa contro il tempo per approvare lo schema di convenzione. La sindaca Cecilia Francese non si fida e chiede di farlo entro il 28 febbraio, ma il presidente della commissione Ambiente, Luigi D’Acampora, riferisce di una comunicazione dell’Ente d’Ambito e di una proroga di 30 giorni.

La guerra dei rifiuti e la corsa contro il tempo per approvare lo schema di convenzione dell’Ente d’Ambito e individuare il comune capofila del sub-ambito Battipaglia-Picentini. Il tempo stringe, e l’ente che gestisce il ciclo dei rifiuti urbani in provincia di Salerno deve avviare le procedure per indire la gara e affidare il servizio a un nuovo gestore unico. Di mezzo, il braccio di ferro interno tra la maggioranza e l’opposizione in una partita che si gioca tra commissioni consiliari e consiglio comunale. Da un lato, la sindaca Cecilia Francese vuole chiudere la pratica entro fine mese.

Cecilia Francese
La neo-eletta sindaca di Battipaglia, Cecilia Francese

«Mi batterò perché Battipaglia sia capofila del sub-ambito» esclama la prima cittadina. Che riferisce di una riunione tenutasi a fine gennaio con i sindaci dei comuni picentini e con l’Ente d’Ambito. «Ci hanno chiesto di adottare questo schema urgentemente – afferma l’endocrinologa – entro il 28 febbraio. Io ho dato la parola che lo avrei adottato ed è per questo che ho chiesto al presidente della commissione Ambiente, Luigi D’Acampora, di convocare la commissione. Risposta? Picche… Mi aspettavo più collaborazione». Secondo lo schema di convenzione, previsto dall’Eda, il comune con più abitanti può indire l’assemblea. Dopodiché, sarà il voto ponderato dei vari sindaci ad individuare il comune capofila del sub-ambito. «Pur contestando il fatto che i sub-ambiti andrebbero costituiti secondo i principi di omogeneità – continua Francese – e non secondo gli accordi politici, prendiamo atto della decisione della Regione e rivendichiamo il diritto, che non è una proposta contro qualcuno, di convocare l’assemblea. Qualcuno parla di una proroga dei tempi, ma non mi fido, perché è una questione delicata per la città e ho preso l’impegno di adottare lo schema entro il 28 febbraio. Mi aspettavo più collaborazione».

D'ACAMPORA
Luigi D’Acampora, consigliere comunale del Partito Democratico

Intanto la commissione consiliare è stata convocata, insolitamente, su richiesta di 5 consiglieri di maggioranza. E dall’altro lato, Luigi D’Acampora, consigliere comunale in quota Pd e presidente della commissione Ambiente smentisce qualsiasi tentativo di ostacolare l’amministrazione. «Mi sembra assurdo che si ricorra a questa fuga in avanti – spiega D’Acampora – pur di convocare in fretta e furia la commissione. Forse c’è qualche problema che a noi non spiegano, perché da parte nostra non c’è stato nessun ostracismo. Anzi: quando mi hanno chiesto di convocare la commissione entro il 28 febbraio, ho detto al presidente Cappelli che non era determinante farla entro fine mese perché una nota dell’Ente d’Ambito dell’11 febbraio scorso dice a tutti i comuni che ci sono 30 giorni di tempo per la presa d’atto dello schema di convenzione. Solo al Comune di Battipaglia pare non sia mai arrivata questa comunicazione». Poi, la richiesta di un consiglio monotematico. «Non abbiamo preso tempo, eravamo in attesa del benestare da parte del presidente dell’Eda per consentirgli di partecipare alla commissione. Tant’è che proprio ieri mattina abbiamo protocollato una richiesta di consiglio comunale monotematico per discutere in aula dell’argomento».