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Mensa scolastica, la “Cirfood” multata per altri 1.250 euro: «canoni religiosi non rispettati e pasti in ritardo» scrive la dirigente Anna Pannullo in una recente determina.

“Sbagliando s’impara” recita un famoso proverbio. Non è il caso della “Cirfood”, la ditta aggiudicataria dell’appalto da 500mila euro per il servizio di mensa scolastica nei plessi dell’infanzia, elementari e medie battipagliesi per tutto l’anno scolastico, che incappa nella seconda sanzione a distanza di dieci giorni dalla prima multa. Continuano i disagi nel servizio di defezione scolastica, «senza rispettare i canoni etici religiosi», e la “Cirfood” riceve un’altra penale dal Comune di piazza Aldo Moro.

anna pannullo
La dirigente del settore “Politiche Sociali”, Anna Pannullo

È quanto evidenzia una recente determina a firma della dirigente del Settore politiche sociali Anna Pannullo. Sul finire di novembre scorso, l’avvio della mensa scolastica fu un autentico disastro: cibo freddo, consegnato con quasi due ore di ritardo, tavoli senza bottigliette d’acqua e mancanza dei pasti dedicati ai bambini musulmani in alcuni casi scambiati con quelli dedicati agli alunni di altre religioni. Un pasticcio che scatenò l’ira dei genitori e costrinse diversi alunni a tornare a casa senza pasto. E che costrinse il Comune di Battipaglia a prendere provvedimenti. Pochi giorni più tardi, infatti, la “Cirfood” fu sanzionata per 3.500 euro a causa della mancata attuazione delle norme igienico sanitarie, di un numero inferiore di operatori messi a disposizione alcuni dei quali, secondo l’Ente, non sarebbero stati neppure formati, oltre ai ritardi e ai disagi già citati in precedenza. Non trascorrono nemmeno due settimane, e per la società cooperativa italiana di ristorazione, che ha sede nella bassa Padania, a Reggio Emilia, arriva la seconda sanzione: ulteriori 1.250 euro di multa.

Mille euro per aver consegnato nuovamente i pasti in ritardi, e 250 euro per la consegna di pasti diversi da quelli prenotati e non rispettosi dei canoni etico religiosi scrivono dal Comune. Penali che trovano giustificazione negli articoli 36 e 37 del capitolato speciale dell’Ente. Tutto comincia dalla segnalazione di Lorenzo Spinicelli, genitore d’un alunno della “Sandro Penna” di via Cilento, in merito alle inadempienze riscontrate. Alla “Cirfood” arriva una segnalazione da parte del Settore politiche sociali che chiede spiegazioni, ma la ditta nega qualsiasi responsabilità. A quel punto, l’Ente si rivolge direttamente all’istituto di via Cilento che conferma i disagi nei giorni 29 e 30 dicembre. Dieci giorni di attività regolari fino al 10 dicembre, quando i disservizi vengono riscontrati nuovamente fanno sapere dalle “Sandro Penna”. E per la ditta emiliana è arrivata la seconda multa nel giro di un paio di settimane. Dagli uffici di piazza Aldo Moro arriva pure l’avvertimento «in merito alla possibilità di raddoppiare le penali a partire dalla terza inadempienza, ove si ripeta nell’arco dello stesso anno scolastico» si legge nella determina firmata dalla dirigente Anna Pannullo. Insomma, per rimanere in tema di proverbi, bisogna augurarsi che “non ci sia due senza tre”. Uomo avvisato, mezzo salvato.