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I consiglieri Isabella Mangino e Angelo Mazza pongono al centro la questione della Farmacia Comunale, sulla quale esigono trasparenza e chiarezza da parte dell’amministrazione.

I consiglieri comunali Isabella Mangino e Angelo Mazza disertano volutamente il consiglio comunale dello scorso 29 luglio e polemizzano con l’amministrazione. Al centro della questione la Farmacia comunale. «Non abbiamo preso parte perché a noi non piace il metodo attuato di intavolare discorsi» esordiscono i due. 

«Il consiglio comunale di quest’oggi conferma la crisi in cui versa la maggioranza guidata dal sindaco Lanzara – affermano i consiglieri -. A parlare sono i numeri. La maggioranza risicata registrata stasera è la riprova di una crisi in atto, testimoniata anche dalle reiterate prese di posizione del consigliere Citro, che più volte ha manifestato il suo dissenso rispetto a questo modus operandi».

OCCHI PUNTATI SUI DEBITI FUORI BILANCIO

Attenzione alta sui debiti fuori bilancio. «Si è pensato di pagare un debito fuori bilancio da 151mila euro, frutto della somma di tre esercizi in perdita, senza alcuna prospettiva rispetto al futuro dell’azienda speciale che ormai perde denaro giorno dopo giorno» affermano congiuntamente. 

Angelo Mazza ci tiene però a precisare che «rispetto a questo c’è un dato di fatto che la farmacia comunale, dal 2018 ad oggi, ha portato 170mila euro che fanno capo, in contemporanea, al mandato di carica del sindaco Lanzara. Da parte di quest’ultimo non c’è mai stato un ulteriore approfondimento in merito. Io e Isabella Mangino siamo nel consiglio comunale dal 2018 e stiamo seguendo passo dopo passo la questione relativa alla farmacia, ci continueremo ad impegnare nella nostra battaglia per fare chiarezza. Il problema non è da dove proviene il debito, ma è dare una prospettiva seria e chiara alla farmacia comunale».

Mangino e Mazza avanzano anche dei dubbi a riguardo: «La domanda sorge spontanea: cosa si sta provando a nascondere? Lo si dica chiaramente. Questa amministrazione, in carica da tre anni, non può più ostentare purezza: è altrettanto responsabile dello sfacelo della farmacia perché avrebbe dovuto controllare prima lo stato dell’arte ed intervenire prontamente. Noi, dal canto nostro, continueremo con tutte le forze e nell’interesse della comunità per difendere la nostra Pontecagnano Faiano».