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Rifiuti infetti: il Comune liquida Alba srl per la raccolta dell’ultimo anno e mezzo. 100mila euro nelle casse della partecipata.

100mila euro per la raccolta dei rifiuti potenzialmente infetti: il Comune liquida Alba srl, la società partecipata che s’occupa della manutenzione del verde urbano e del servizio di raccolta rifiuti. È quanto emerge da una determina del 18 ottobre scorso quando, nelle primissime ore antecedenti alla chiusura delle urne per eleggere il nuovo sindaco, il dirigente dell’ufficio Tecnico, nel suo ultimo giorno di lavoro prima della scadenza naturale del mandato dell’amministrazione Francese, ha provveduto al pagamento in favore di Alba per il servizio extracontrattuale di raccolta domiciliare dei rifiuti urbani, esclusivamente indifferenziati, presso le utenze potenzialmente infette così come di volta in volta comunicate dal comando dei vigili urbani.

Un’operazione cominciata il 16 marzo del 2020, subito dopo l’esplosione dei contagi da Covid-19 in tutt’Italia, a seguito d’una nota inviata dall’Ente d’Ambito salernitano che «in occasione dell’emergenza epidemiologica da Covid 19 diramava le istruzioni della Regione Campania elaborate secondo quanto stabilito dall’Istituto Superiore della Sanità sulle corrette modalità di gestione dei rifiuti solidi urbani prodotti nell’ambito di utenze domestiche con presenza di soggetti positivi al tampone da Covid 19 ovvero soggetti posti in quarantena obbligatoria» si legge nel documento prodotto da Carmine Salerno. Un servizio svolto per tutti i giorni della settimana, fatta eccezione per la domenica, fino al 30 giugno 2021.

Oltre un anno di raccolta porta a porta, al di fuori di quella canonica che gli operatori di Alba già svolgevano regolarmente, presso le abitazioni con uno o più contagiati. Costato alle casse comunali poco meno di 100mila euro, 99.458,12 euro per la precisione. Divisi in due tranche: 34.621,23 euro nel 2020, e 64.836,89 euro nel 2021, iva compresa.