Tempo di lettura: 2 minuti

All’indomani delle forti proteste all’indirizzo dell’amministrazione, per la disastrosa situazione ambientale in cui versa Battipaglia, i sindaci della Piana del Sele si sono riuniti questa mattina a Palazzo di Città. La linea che vorrebbero intraprendere è dire “No” al commissariamento, cercando di limitare la concentrazione di aziende di rifiuti dando attuazione al fattore di pressione.

I sindaci della Piana del Sele dicono no. Tanti sognerebbero che si trattasse del nome dato a un nuovo comitato, nato dopo l’ennesimo disastro ambientale che ha colpito la città di Battipaglia. E invece è la scelta dei sindaci circa un’ipotesi ventilata nei giorni successivi al rogo: quella di inviare un commissario straordinario nella valle del Sele per occuparsi dell’emergenza rifiuti.

La riunione di questa mattina a Palazzo di Città, all’indomani delle forte proteste all’indirizzo dell’amministrazione comunale, tenutasi a porte chiuse, ha fatto emergere questo sostanzialmente. Nonostante ieri, nell’aula consiliare, di fronte a centinaia di cittadini, Cecilia Francese aveva ribadito a gran voce la richiesta di un commissario al Governo.

È stata stilata una bozza del documento strategico per la piena attuazione del ciclo dei rifiuti e il contrasto ai roghi e allo sversamento illeciti. La linea che si vuole intraprendere è quella di fare rete tra le amministrazioni del territorio, e cercare di limitare la concentrazione di aziende di rifiuti dando attuazione alla proposta del fattore di pressione, l’istituzione di subambiti omogenei e il controllo del territorio e dei siti di stoccaggio.

Una volta fuori dal Comune i sindaci di Eboli e Bellizzi (Cariello e Volpe) hanno rilasciato alcune dichiarazioni a Sud Tv. «Abbiamo la possibilità di monitorare il territorio – dice Cariello – e chiudere gli impianti. Dobbiamo verificare tutte le strutture e impedire il sorgere di altre strutture. Le ipotesi di commissariamento allungano solamente i tempi, sono inutili. Non so a cosa debba servire, non ci sentiamo di essere commissariati. Gli organi sovracomunali facciano il loro dovere. Diciamo no al commissario».

Mimmo Volpe gli fa eco: «I cittadini hanno ragione ma bisogna dargli risposte serie. Dobbiamo applicare le leggi e ragionare nelle sedi dove si prendono le decisioni. Bisognerebbe dire al Ministro degli Interni che non può andare in giro per le spiagge mentre cittadini della Piana vivono momenti drammatici. Regione e Provincia sono dalla nostra parte, dobbiamo chiedere insieme alla sindaca di controllare, presiedere e bonificare il territorio».