Tredici indagati per l’arresto di Cariello. De Luca: «Non parlo, sarei da codice penale»

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Cariello De Luca Coda di Volpe
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«Non parlo, sarei da codice penale». Preferisce restare in silenzio il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dopo aver appreso la notizia dell’arresto di Massimo Cariello. Rieletti entrambi con un plebiscito, durante l’ultima tornata elettorale del 20 e 21 settembre. Uno alla Regione, l’altro al Comune di Eboli. A Cariello, però, è andata male. Perché i finanzieri di Salerno, all’alba del 9 ottobre, hanno arrestato il primo cittadino ebolitano. E alle 16 dello stesso giorno è scattata la legge “Severino”, per la quale Cariello è risultato sospeso dalla carica di sindaco.

«Non parlo, sarei da codice penale». Sceglie la via del silenzio il governatore Vincenzo De Luca, che poche settimane fa raggiunse Massimo Cariello in località Coda di Volpe per la posa della prima pietra al depuratore, e lo fa durante la consueta diretta Facebook del venerdì.

Il caso Cariello vede indagati, oltre lui, altre dodici persone: Francesco Sorrentino, 48enne di Nocera Inferiore e direttore generale del consorzio farmaceutico di Salerno; Vincenzo D’Ambrosio, 49enne di Eboli e dipendente comunale; Annamaria Sasso, 44enne di Eboli e funzionaria comunale; Giuseppe Barrella, 58enne di Eboli e dirigente dell’area urbanistica al Comune di Eboli; per questi ultimi quattro è scattata l’interdizione dal servizio per dodici mesi.

Gli altri otto indagati, invece, sono i seguenti: Gianluca La Marca, 44enne di Eboli, imprenditore; Roberto e Simone Birolini, fratelli e imprenditori del bergamasco, 42 anni il primo e 48 anni il secondo; Agostino Napoli, ingegnere ebolitano di 62 anni; Emilio Grippa, 49enne di Eboli e dipendente comunale; Francesco Siano, 63 anni, ingegnere di Fisciano; Giuseppe La Brocca, 69enne di Eboli e consigliere comunale; Gennaro La Marca, padre del Gianluca di cui sopra.

Un terremoto giudiziario e politico che rischia di tagliare fuori dai giochi Cariello e company. L’ipotesi di scioglimento del consiglio comunale sta iniziando a circolare fortemente nonostante al suo posto, attualmente, subentrerà Luca Sgroia, che ha compiuto 43 anni proprio nel giorno dell’arresto di Cariello. Nominato vicesindaco a sorpresa, si troverà a dover gestire una maggioranza che comprende anime di destra e di sinistra alle quali Sgroia, probabilmente, potrebbe non risultare gradito alla stregua di Cariello. E il 15 ottobre prossimo si terrà il primo consiglio comunale in un clima che, per usare un eufemismo, sarà surreale.

Il gruppo di consiglieri e di assessori vicini al sindaco Cariello, con una nota ufficiale pubblicata ieri pomeriggio, ha espresso fiducia nel lavoro della Magistratura, e solidarietà a Massimo Cariello, che, a loro detta, uscirà indenne da questo processo. Duro il commento di Cosimo Adelizzi, deputato del Movimento Cinque Stelle, che ha commentato così «Uno schiaffo alla città che non meritava questo epilogo. Spero che gli ebolitani prendano spunto da questa vicenda per riflettere in futuro».

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