Tempo di lettura: 2 minuti

La festa in ricordo del sacrificio di Abramo è stata annullata. La preghiera musulmana, che ogni anni raccoglie centinaia di migliaia di islamici in tutt’Italia, si ferma a causa del Covid. In un vertice tenutosi a Palazzo di Città. l’amministrazione comunale e la Questura, d’accordo con la comunità islamica, hanno deciso di non celebrarla per motivi precauzionali. Secondo Daniele Butrico, coordinatore cittadino della Lega, è “una vittoria del partito”.

Niente festa musulmana a Battipaglia. La preghiera in ricordo del sacrificio di Abramo, che avrebbe raccolto circa 200 fedeli tra i cittadini della comunità islamica, è stata annullata. La scelta di Eboli, che nella giornata di ieri ha annullato la manifestazione di comune accordo tra il sindaco Cariello e l’associazione religiosa “Alba” presieduta da Rakik Said, in linea con quella di Bellizzi, aveva aumentato il rischio che tutti si riversassero a Battipaglia. Nessuna delle cittadine è stata in grado di garantire il servizio d’ordine necessario a prevenire il rischio contagi da Covid. Ecco perché giovedì pomeriggio l’incontro al Comune tra la sindaca Cecilia Francese e il presidente dell’associazione Moschea di Battipaglia, Hedi Mohamed Kahdhraoui, è stato decisivo per il cambio di rotta: no alla festa musulmana.

«Bisognava garantire – spiega Hedi Mohamed Kahdhraoui – un servizio d’ordine che potesse guidare gli ingressi, misurare la febbre e far rispettare tutte le regole». Il piano era stato già organizzato nei minimi dettagli. «Voglio ringraziare la Croce Rossa che ci aveva garantito la presenza di un’ambulanza prosegue Kahdhraoui – e l’Asl che col progetto “Pending”, idea di mediazione culturale in capo all’Asl di Salerno: un camper per l’informativa, il rilascio delle mascherine, la misurazione della temperatura».


La revoca delle autorizzazioni ha fatto esultare la Lega. In un video pubblicato sul suo profilo Facebook, il coordinatore cittadino della Lega, Daniele Butrico, ha parlato di vittoria direttamente dalla casa comunale. «Siamo felici del risultato ottenuto – dice -. Ha vinto il buon senso. Ha vinto la Lega. State tranquilli cittadini che noi siamo sempre attenti alla salvaguardia dei cittadini battipagliesi». Dichiarazioni che hanno fatto storcere il naso al portavoce della comunità islamica in città, Eugenio Sharif Mastrovito. «Qualcuno ha voluto intestarsi il merito di partite che non sono mai state giocate. Capiamo – dichiara Mastrovito – che alcuni sono in campagna elettorale. Ma il senso dell’intervento ne dà la sua misura. Un allarme ingiustificato, come quando spostammo la moschea da via Matteo Ripa a via Benevento e subito si parlò di scristianizzazione». A garantire la tutela dei battipagliesi, secondo Mastrovito, sarebbero state solo le istituzioni: «Bisogna ringraziare solo la Questura e la sindaca – conclude – se abbiamo fatto una scelta responsabile. Nessun altro».

Una decisione sofferta, secondo la sindaca Francese. «A malincuore abbiamo deciso così – spiega la prima cittadina -. Una scelta ponderata ma presa per evitare pericolosi assembramenti visto che in provincia di Salerno saremmo stati gli unici. Ciò posto, questa amministrazione resta vicina alle esigenze della comunità musulmana e si augura, altresì, che venga quanto prima ripristinata in toto la piena libertà di religione, principio costituzionalmente garantito».