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Discarica a cielo aperto in via Marcovaldo. Alcune immagini scattate da un’attivista fotografano la situazione di degrado che da anni va avanti nell’area alle spalle del cimitero nuovo.

Via Marcovaldo invasa dai rifiuti. Il tratto di strada che dal cimitero nuovo porta sino al Castelluccio di Battipaglia è una discarica a cielo aperto. Basta percorrerla per incontrare rifiuti d’ogni genere: organici, indifferenziati, plastica o metalli. Ieri, addirittura la presenza di alcuni materassi impediva il regolare transito. A denunciare l’increscioso episodio, ieri mattina, tramite un post comparso sui social network, è stato Vincenzo Perrone, attivista di “Civica Mente” ed ex candidato al consiglio comunale alle recenti elezioni amministrative. «Questo siamo?» è il laconico interrogativo che si è posto l’ambientalista, membro, tra le altre cose, del comitato “Battipaglia dice No”.

«Adoperiamoci per una città migliore, seguiamo gli esempi» conclude Perrone invitando chi di dovere a intervenire. Eppure, in via Marcovaldo lo scenario è lo stesso da anni. Le telecamere delle tv locali, più volte, in passato, sono arrivate lì, alle spalle del cimitero, nel tratto di via tristemente abbandonato, dove i sacchetti d’immondizia la fanno da padrone. Una situazione di degrado che si è protratta nel tempo, senza che nessuno ponesse mai rimedio. Il fenomeno delle microdiscariche e del “sacchetto selvaggio”, in città, è sempre più frequente. Addirittura, sul finire del 2021, alcuni incivili sono arrivati da Sarno per sversare e abbandonare rifiuti d’ogni genere sulla spiaggia libera del litorale battipagliese. In quell’occasione, i vigili urbani sono riusciti a risalire ai responsabili multandoli per 500 euro. Per il prossimo anno, un “occhio” in più arriverà sicuramente dai droni, che il Comune di Battipaglia ha ingaggiato tramite una società locale per stanare gli incivili e per monitorare i reati contro l’ambiente.