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In una nota Battipaglia dice No si scaglia contro Provincia e Regione

Lo studio per l’individuazione delle aree sature ancora non è stato avviato

È un inganno ai battipagliesi, secondo il comitato Battipaglia dice No, lo studio annunciato dalla Provincia e dalla Regione Campania per l’individuazione delle aree sature sul territorio cittadino. In una nota gli ambientalisti fanno notare come quindici giorni fa, nell’incontro tra il Vice Presidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola, il Presidente della Provincia Michele Strianese e della Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese «I tre impegnavano la Provincia, con un suo “gruppo di lavoro”, a produrre entro due settimane uno studio che individuasse le aree “sature” in provincia di Salerno. Passate le due settimane la Provincia non solo non ha approntato “lo studio”, ma non ha nemmeno ancora istituito il gruppo di lavoro che dovrebbe produrlo».

Critiche anche alla Sindaca

Giudicata colpevole da Battipaglia dice No anche la Francese, come spiegano: «La sindaca, che, entusiasta, aveva annunciato l’incontro e il documento, adesso tace. È il silenzio colpevole di chi, da mesi e mesi, è complice di provincia e regione in un colossale inganno ai danni di Battipaglia e dei battipagliesi». La ragione, secondo il Comitato, di tale ritardo nella creazione di questo studio è molto chiara: «Guadagnare tempo per arrivare indenni alle regionali è l’obiettivo del sodalizio Bonavitacola-Francese, e con il colossale “pacco” del fattore di pressione si sono ormai persi sette mesi annunciando di volta in volta svolte, primi passi, pietre miliari, atti importantissimi, documenti decisivi e intanto siamo fermi al palo».

«Il Comitato Battipaglia dice NO – proseguono – denuncia la doppiezza e gli inganni di Fulvio Bonavitacola e Cecilia Francese e dei loro complici (come Strianese e Davide Bruno), che tramano per ingannare un’intera comunità che soffre per colpa loro». Intanto prosegue la raccolta firme del Comitato per la nomina di un Commissario Straordinario per l’emergenza ambientale: «Metteremo in campo tutte le azioni possibili per far saltare lo scandaloso accordo ai danni dei cittadini, del quale non conosciamo la contropartita ma che tutti possono ben immaginare».