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Critiche e polemiche per la rievocazione dell’Operation Avalanche, svoltasi lo scorso 13 settembre, per il quarto anno, in località Spineta

Insurrezione da parte della Federazione Italia Israele e l’Unione associazioni Italia-Israele per presunte trasmissioni di discorsi di Hitler e presenza di gruppi neofascisti

Lo scorso 13 settembre, in località Spineta, si è tenuta una speciale rievocazione in memoria dell’Operation Avalanche, che rappresentò, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, la più grande operazione aeronavale nel mediterraneo e in Europa seconda soltanto allo sbarco in Normandia. Una celebrazione che, da quattro anni, è divenuto un appuntamento fisso per i battipagliesi e gli appassionati di storia tutti.

“Operation Avalanche”, Battipaglia – 13 settembre 2020. Foto di Pierpaolo Pappacena

A Battipaglia infatti, quel 9 settembre del 1943 nel settore “Roger”, si concentrò il grosso del contingente alleato, costituito principalmente dall’esercito inglese, sbarcato sulla spiaggia in località “Spineta”. L’evento è stato organizzato dall’Associazione Mu.Bat e Celebrazioni Avalanche in collaborazione con il Comune di Battipaglia e con il patrocinio della Regione Campania.

La manifestazione è però finita nell’occhio del ciclone a causa di presunte trasmissioni di comizi di Adolf Hitler, e presenze di gruppi neofascisti. A mettere in risalto la questione è stato il Quotidiano del Sud, che ha raggiunto anche media nazionali come Ansa e Repubblica.

Federazione e Unione associazioni Italia-Israele: «Fare luce su quanto accaduto»

Duro il commento della Federazione Italia Israele e l’Unione associazioni Italia-Israele, in merito alla rievocazione del 13 settembre, che a tal proposito fanno sapere: «Risulta abbiano preso parte attiva anche persone di alcuni gruppi di dichiarata ispirazione neonazista. Che cosa ci facessero in quella sede e in un’occasione che avrebbe dovuto solo rievocare lo sbarco alleato, e non certo le farneticazioni di Hitler, è cosa che gli organizzatori dovranno spiegare».

La Federazione Italia Israele e l’Unione associazioni Italia-Israele sottolineano inoltre la loro intenzione di denunciare e condannare qualsiasi tipologia di «pericoloso revanscismo che collide contro gli ideali di democrazia e libertà», chiedendo inoltre l’intervento delle autorità preposte, come Digos e magistratura, per verificare se all’evento sul litorale battipagliese «a tali celebrazioni abbiano preso parte attiva anche alcuni ben noti gruppi eversivi».

I chiarimenti da Palazzo di città

Attraverso una nota, la prima cittadina di Battipaglia Cecilia Francese, presente anche lei alla manifestazione del 13 settembre, ha voluto chiarire alcuni punti, a partire dall’organizzazione dell’evento, da parte di Mu.Bat «da ben quattro anni – sempre con i medesimi figuranti, non appartenenti ad alcun gruppo neonazista – nel tentativo di ricordare un fatto che ha rappresentato un punto importante, forse decisivo, nella storia d’Italia, ovverosia i primi vagiti verso una transizione democratica e verso la Repubblica», evidenziando come l’associazione non avesse altro scopo se non quello di consegnare una testimonianza di un passo storico per tutta la provincia, come la battaglia di Salerno.

Per quanto riguarda i discorsi in lingua tedesca, invece: «erano meramente finalizzati a descrivere il cambiamento di clima nella Germania che passava dal trionfalismo all’opzione “resistere o morire” e non, certamente, ad esaltare alcuna “farneticazione” di Hitler», aggiungendo infine: «Il punto cruciale è proprio questo, cristallizzare nella mente dell’osservatore la difficoltà di portare a buon fine l’operazione “Avalanche”, attesa l’intenzione dei tedeschi di non retrocedere. Ed è ciò che avvenuto il 13 Settembre».