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Niente fondi dal MIT per gli edifici e strutture pubbliche di Battipaglia

Niente finanziamenti per il Comune di Battipaglia da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la messa in sicurezza e potenziamento degli edifici pubblici e strutture scolastiche. Rammarico da parte dell’associazione Civica Mente, che in più occasione si è resa protagonista di solleciti all’amministrazione per iscriversi a bandi che avrebbero aiutato le casse (povere) del Comune a realizzare degli interventi necessari in città.

Questi fondi, con il Decreto n. 15584 del 3 dicembre 2019, sono stati affidati dal MIT a milleseicentosessantatré comuni italiani. Come spiega Civica Mente in una nota: «Il fondo consentiva il cofinanziamento di progetti di fattibilità tecnica ed economica e i progetti definitivi unitamente ai costi connessi alla redazione dei bandi di gara, alla definizione degli schemi di contratto e alla valutazione della sostenibilità finanziaria dei progetti».

L’amarezza di Civica Mente

L’associazione, nella nota, prosegue: «Vista la situazione precaria delle casse comunali, spesso usata dal Sindaco Cecilia Francese come alibi per giustificare la mancata realizzazione di manutenzione ed opere pubbliche, ci saremmo aspettati che il nostro ente, partecipasse per consentire di risolvere l’annoso problema della vetustà degli edifici scolastici. È stata persa un’occasione e ce ne rammarichiamo, per l’ennesima volta».

Recentemente Civica Mente aveva punzecchiato l’amministrazione, colpevole di non aver coinvolto la stessa associazione nel redigere i progetti dei bandi da essa proposti: «Certo, non possiamo non notare che allorquando abbiamo segnalato dei Bandi (Urbact ed Efficientamento Energetico) l’Ente ha partecipato, seppur senza coinvolgerci e senza citarci. Abbiamo così pensato che forse erravamo noi a sottostimare questa amministrazione e che, in fondo, non avevano bisogno del nostro aiuto». E chiosa: «Non commetteremo più certi errori di valutazione. Il nostro auspicio è che venga a crearsi, prima o poi, un confronto aperto e collaborativo con la società civile, che consenta di sfruttare occasioni come queste, invece che sprecarle».