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La verità sulla morte di Claudio Mandia, 17enne battipagliese e studente a New York, la potrà restituire solamente l’autopsia. Amici e familiari restano in trepidante attesa della versione ufficiale da parte delle autorità statunitensi. Il rientro della salma, per celebrare i funerali a Battipaglia, potrebbe avvenire già nei prossimi giorni.

La morte di Claudio Mandia ha sconvolto la comunità di Battipaglia. In città, nelle ultime 48 ore, si parla solo del tragico e misterioso decesso del giovane 17 enne che, sabato scorso, avrebbe dovuto compiere 18 anni. «Un malore nel sonno». È questa la prima versione che circola insistentemente. Ma i familiari di Claudio, il papà Mauro e la mamma Elisabetta Benesatto, sono ancora in attesa dell’autopsia. Le prossime ore potrebbero essere decisive per fare luce su una vicenda ancora misteriosa. Non è da escludere l’ipotesi di un estremo gesto. Solo ipotesi per adesso. Quel che è certo è che il Comune di Battipaglia resta in attesa di una Pec dagli Stati Uniti d’America, paese nel quale Claudio era emigrato temporaneamente per condurre i suoi studi in un college, una boarding school esclusiva, la EF Academy di Tarrytown, a Nord di New York, insieme ad altri 450 colleghi giovanissimi provenienti da 75 paesi diversi. Non appena arriverà il benestare, la salma potrà fare ritorno in Italia.

MORTE CLAUDIO MANDIA: IL COMMENTO DELLA SINDACA FRANCESE

I genitori starebbero spingendo per ritornare già nelle prossime ore e celebrare i funerali, per scrollarsi di dosso questi giorni infernali pieni di angoscia. Ma i tempi per il ritorno delle salme dall’estero, spesso si prolungano anche fino a 10 giorni. L’incubo è iniziato nella giornata di venerdì, quando all’aeroporto “John Fitzgerald Kennedy”, la mamma e il papà di Claudio erano atterrati con tutti i buoni propositi per organizzare e spegnere le 18 candeline insieme al giovane battipagliese. Ad attenderli, però, non c’era Claudio. Ma la polizia americana per comunicare la tragica notizia. «Oggi non parlo in qualità di sindaco – afferma la prima cittadina Cecilia Francesema di una cittadina che, come tutti gli altri, è rimasta sconvolto e sconfortata rispetto a questa notizia. Non è giusto. Non c’è giustificazione che tenga per un ragazzo di 18 anni che aveva tutta la vita davanti, tante prospettive e i suoi sogni da realizzare. Morire così, in maniera misteriosa, lontano dai suoi cari, ha lasciato sconvolti tutti. In città si parla solo di lui, e tutti me lo descrivono come gioviale e sorridente, un ragazzo libero, talentuoso e intraprendente. Sentiamo troppo spesso di giovani persone strappate alla vita, e ti lascia sempre un enorme vuoto e una grande tristezza dentro».

Intanto, la famiglia Mandia s’è affidata a dei legali internazionali per fare luce sulla vicenda. Sotto accusa sarebbe finito proprio il college che avrebbe sottoposto il ragazzo «a inimmaginabili trattamenti da parte dell’amministrazione». I genitori, volati a New York per festeggiare i 18 anni alla “Ribalta”, nota pizzeria italoamericana, e trovatisi di fronte a una tragedia senza fine, adesso dovranno chiarire le circostanza della morte. Un malore nel sonno, un gioco finito male o un estremo gesto. Le ipotesi sono numerose.