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Eboli, la situazione Covid si fa sempre più complicata. In città i contagi, attualmente, sono 422. Con 33 positivi nella sola giornata di ieri. Al centro di riabilitazione “Elaion” la situazione si fa seria: il focolaio è nella struttura, con quaranta contagiati tra dipendenti e pazienti e un decesso. E spunta pure il giallo su un tampone: un’impiegata avrebbe mentito sull’esito del tampone.

Mente su un tampone positivo e scoppiano i contagi al centro “Elaion” di Eboli. Al centro di riabilitazione i casi di Covid-19 salgono a quaranta, dopo che lo scorso 6 novembre erano stati registrati diciassette contagi tra dipendenti e pazienti. Alla base del focolaio, stando a quanto rivela il quotidiano La Città di Salerno questa mattina, potrebbe esserci la bugia di un’impiegata.

La donna, di ritorno da un pellegrinaggio, avrebbe mentito a tutti sull’esito del tampone. Sapeva di essere positiva ma non voleva allarmare nessuno. E così ha continuato a lavorare, nell’indifferenza generale, senza pensare che intanto il virus avrebbe cominciato a circolare. Da settembre a oggi gli infetti sono aumentati fino ad arrivare a quaranta. Tredici dipendenti e ventisette pazienti. E stando a quanto dichiara il presidente dell’Elaion, Cosimo De Vita, l’Asl di Salerno sapeva tutto dal 29 settembre. «Ogni giorno arrivano cinquecento persone – dice -. L’Asl era a conoscenza di tutto dal 29 settembre, è grave che non ci abbia detto nulla». Probabilmente, se l’Asl avesse comunicato per tempo la positività, dipendenti e pazienti del centro di riabilitazione avrebbero avuto il tempo necessario per adottare le misure precauzionali ed evitare il peggio. Ieri, la notizia del primo decesso tra gli infetti: era un paziente di 81 anni, residente a Salerno, e con gravi problemi cardiaci.

Intanto il sindaco Facente Funzioni Luca Sgroia adotta misure drastiche. Dopo le due piazze chiuse la scorsa settimana, la “Carlo Levi” e la “Matteo Ripa”, il vicesindaco ne ha chiuse altre sette: piazza della Repubblica, piazza Capo Bon, piazza Pezzullo, piazza Calò, piazza Epitaffio, piazza maestri Calabrese e Lambertino, e largo Pastrana.