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Ancora una rapina alla farmacia “Dainotti” di via Levantino. Secondo raid in due mesi per un bottino complessivo di appena 900 euro.

Una rapina al mese: è questo il trend preoccupante per la farmacia Dainotti di via Levantino che, dopo essere stata rapinata il 18 febbraio scorso, ieri mattina si è trovata di nuovo a fare i conti con la malavita. Intorno alle ore 12, un giovane italiano, probabilmente del posto, ha approfittato dell’orario morto per introdursi nella farmacia, armato e con il volto coperto, per farsi consegnare l’incasso della giornata. Un misero bottino: appena 300 euro. Che sommati ai circa 600 della rapina di febbraio costituiscono un magro gruzzoletto: due colpi in due mesi per soli 900 euro.

Il malvivente si è dileguato rapidamente a piedi facendo perdere le tracce, ma fortunatamente, fanno sapere i carabinieri della compagnia di Battipaglia, coordinati dal maggiore Vitantonio Sisto, non c’è stato nessun ferito. Adesso al vaglio dei militari della sezione investigativa, già al lavoro sul caso, c’è le telecamere della farmacia Dainotti, l’unica disponibile per analizzare i filmati, ché in città son quasi tutte spente e obsolete. Gli investigatori si sono detti fiduciosi sul ritrovamento del rapinatore. La pista dell’analogia con il colpo messo a segno potrebbe fornire indizi importanti ai carabinieri: l’orario, la modalità d’esecuzione, e il soggetto sono gli stessi. Praticamente due rapine in due mesi identiche.

Non c’è pace per la farmacia Dainotti, che solamente qualche mese fa s’era vista negare dai giudici del Consiglio di Stato la richiesta di ampliamento. Un ricorso presentato alla luce del contenzioso con il Comune di Battipaglia, che a maggio del 2019 emanò un provvedimento respingendo la richiesta di permesso a costruire presentata dalla società appellante, vale a dire la realizzazione, in via Livantino, di una farmacia mediante la chiusura del porticato che insiste al piano terra. Un diniego figlio dell’impossibilità, secondo i giudici, di trasformare la volumetria per attrezzature scolastiche in una volumetria per attività commerciale. Intanto, in città cresce l’allarme sicurezza, tema divenuto protagonista indiscusso di questi ultimi mesi. I recenti episodi di cronaca, dalle 9 auto bruciate in 7 giorni, alla distruzione di banchi e finestre all’interno dell’ex scuola “Fiorentino”, passando per le rapine, i furti, e le gomme bucate in pieno centro dalla baby gang, hanno acceso i riflettori sulla sicurezza infiammando il dibattito politico. L’argomento finirà nell’aula del parlamentino il prossimo 9 maggio: la richiesta di un consiglio comunale monotematico presentata nei giorni scorsi dall’opposizione è stata accolta. E i politici locali saranno chiamati a cercare una soluzione per arginare i fenomeni di microcriminalità sempre più diffusi sul territorio cittadino.