Tempo di lettura: 2 minuti

Fratelli d’Italia ufficializza il nuovo direttivo e guarda al futuro: «Puntiamo a essere il primo partito a Battipaglia».

S’insedia il direttivo di Fratelli d’Italia. E la coordinatrice Annalisa Spera rilancia: «Puntiamo a essere il primo partito a Battipaglia». Dopo la sorprendente debacle delle ultime elezioni amministrative, quando il partito di Giorgia Meloni, nella città capofila della Piana del Sele, raccolse appena il 2,46% dei voti (676) venendo di fatto esclusa dalla rappresentanza in consiglio comunale, il partito di centrodestra si è riorganizzato ed è pronto a rimettersi in movimento. A pochi giorni dalla chiamata alle urne per il referendum sulla riforma della giustizia, Spera ufficializza il nuovo direttivo composto dalle new entry Franco Falcone e Pietro Cerullo (entrambi consiglieri di maggioranza con la sindaca Cecilia Francese) e da Massimiliano Terminelli, Mariano Del Priore, Kevin Russo, Antonio Voria, Giuseppe Letteriello, Liberato Pumpo, Laura Vece, Nazario Villanti e Domenico Di Lascio.

«Questo partito guarda al futuro – dichiara Annalisa Spera – ed è consapevole di essere in questo momento il primo partito del centrodestra. Per questo motivo noi puntiamo a essere il primo partito anche a Battipaglia, con la nostra forza intellettuale, la nostra coerenza che non abbiamo mai mancato di dimostrare, le nostre radici, culturali storiche e personali e con la grande capacità e volontà di allargare la base e accogliere chiunque desideri avvicinarsi ai nostri obiettivi». La coordinatrice ha annunciato anche una conferenza stampa che si terrà nei prossimi giorni per presentare alla città alcuni progetti di immediata realizzazione come la scuola politica e la giornata battipagliese dedicata all’educazione civica da sottoporre all’amministrazione comunale. E sul referendum, aggiunge Spera: «C’è un silenzio imbarazzante. Noi siamo a favore della separazione delle carriere ma contrari all’abolizione della legge Severino. Per i primi due quesiti siamo per il “No”, per gli altri tre, invece, per il “Sì”».